L'albero della legalità dimenticato, cittadino ripulisce area verde in ricordo Falcone

Neanche oggi l’Antiracket si è ricordato di quel simbolo della legalità.

Un piccolo gesto simbolico nel giorno della memoria, per un angolo che le istituzioni e l’antiracket oggi hanno dimenticato.

Ci ha pensato un cittadino, Fabrizio Cascino, a ripulire l’area da ogni genere rifiuto ed a collocare alcune piantine.

C’era anche una targa che però è sparita da alcuni anni.

Di fronte al Comune anni fa venne piantato un albero di ulivo, voluto dall’associazione antiracket “Gaetano Giordano”. (quotidianodigela.it)

Ne parlano anche altri media

Alla fine dell’incontro ho chiesto a Falcone: “Ma è proprio necessaria la Superprocura ed è sicuro che il Superprocuratore sarai tu?”. Ma se si vuole andare oltre le liturgie ufficiali, bisogna recuperare per intera una storia che è fatta più di conflitti che di trionfi. (Il Fatto Quotidiano)

Dopo le note del silenzio d’ordinanza, il sindaco e i presenti si sono raccolti in un minuto di silenzio per ricordare quelle vittime che operarono, pagando il prezzo più alto, per combattere la mafia e per una società più giusta e più libera. (Radio RTM Modica)

Un bambino di 10 anni, questa mattina, proprio per ricordare quel tragico evento e tutte le vittime della mafia, ha voluto deporre un fiore via Falcone e Borsellino, angolo viale Einaudi, lì dove, ogni anno, sì è soliti commemorare la Giornata della legalità con una cerimonia. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

A bordo della Croma bianca, il 23 maggio 1992, accanto a Giovanni Falcone c'era anche la moglie Francesca Morvillo. «Dov'è Giovanni?», furono le ultime parole pronunciate da Francesca Morvillo, prima di morire come il marito a causa delle gravi emorragie interne riportate. (Donna Fanpage)

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"Non ci aspettavamo questa risposta dalla gente - dicono i ragazzi della Fondazione Falcone al microfono - ma invitiamo a mantenere la distanza di sicurezza". Centinaia di persone, tra ragazzi e adulti, sono arrivati poco prima delle 17.58, ora della strage, muniti di mascherina. (La Repubblica)