Vaccini, Moderna: il richiamo funziona anche sulle varianti Covid brasiliana e sudafricana

QuiFinanza ECONOMIA

L’annuncio della casa farmaceutica è basata sui primi risultati di uno studio clinico in corso, con il quale Moderna sta testando una dose di richiamo da 50 microgrammi in individui già vaccinati.

La piattaforma mRNA di Moderna, ha aggiunto, “permette una rapida progettazione di candidati vaccini che incorporano mutazioni chiave del virus, permettendo potenzialmente un più rapido sviluppo di futuri vaccini alternativi abbinati alle varianti, qualora fossero necessari”. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

L'operazione, effettuata in collaborazione con l'Esercito Italiano, ha coinvolto gli ospedali di Pordenone, Udine e Trieste Questa mattina il corriere di Poste Italiane SDA ha consegnato infatti ulteriori 7100 dosi di Moderna. (TriestePrima)

Mentre nella giornata di domani 1.600 dosi di vaccino Moderna raggiungeranno l’ospedale San Paolo di Savona, la nota azienda statunitense che opera nel campo delle biotecnologie, dopo aver consultato i primi risultati di uno studio clinico in corso, afferma che tale vaccino ha generato una promettente risposta immunitaria contro le varianti brasiliana e sudafricana con una dose di richiamo. (IVG.it)

Il motivo del richiamo è stato inoltre spiegato, in una intervista, da Andrea Carfì, responsabile delle ricerca sulle malattie infettive e vicepresidente di Moderna scoperto il RICHIAMO che FUNZIONA anche con le VARIANTI del COVID. (iLMeteo.it)

Come si legge nel parere allegato a una circolare del ministero della Salute, per il Cts è raccomandabile un prolungamento nella somministrazione della seconda dose nella sesta settimana dalla prima dose Lo comunica il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi. (Telefriuli)

Il siero in questione è riuscito ad aumentare le risposte anticorpali neutralizzanti non solo contro il virus originale, ma anche contro i ceppi B.1.351 e P. (TIMgate)

Lo comunica il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi. Perché prolungare. Come si legge nel parere allegato a una circolare del ministero della Salute, per il Cts è raccomandabile un prolungamento nella somministrazione della seconda dose nella sesta settimana dalla prima dose (UdineToday)