Negozi e mercati saranno aperti il 1 Maggio, i commercianti: «Il segno della ripresa dopo il lungo lockdown»

Il Messaggero Veneto INTERNO

Ora, però, chiediamo di fare un passo in avanti dopo che la pandemia ha messo in ginocchio l’intera rete mercantile.

«Può essere senz’altro un’occasione, anche simbolica, di positiva ripartenza dello shopping – sottolinea il presidente provinciale di Confcommercio Federmoda Alessandro Tollon –.

«La più bella festa del lavoro è avere, per il nostro settore, un lavoro.

In una giornata come il sabato poter vedere l’incontro tra commercianti e clienti dopo tanti mesi di sofferenza sanitaria ed economica è una bella prospettiva. (Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Media e grande distribuzione, compresi i centri commerciali chiusi in Toscana il Primo maggio. Si prevede inoltre la facoltà per gli esercizi chiusi, nel rispetto delle misure anti Covid attuali, effettuare la sola consegna a domicilio dei generi alimentari e dei beni di prima necessità, previa esclusivamente prenotazione on-line o telefonica e non presso l’esercizio commerciale. (LA NAZIONE)

Ecco chi può restare aperto. FIRENZE — La Toscana chiude le grandi strutture di vendita solo il pomeriggio del primo Maggio. Quindi il 1 Maggio supermercati, ipermercati e centri commerciali rimarranno chiusi dopo le 13. (Toscana Media News)

Regione – Federazione Moda Italiana su un’idea realizzata dal Gruppo Giovani Federazione, lancia la campagna per l’apertura al 1° maggio dei negozi di moda, tessile, abbigliamento, calzature, accessori, pelletterie e articoli sportivi, con l’obiettivo di promuovere il lavoro, dopo tanti giorni di chiusura. (Terre Marsicane)

Potranno derogare farmacie, parafarmacie, rivendite di giornali, di tabacchi e di piante e fiori. Al pomeriggio gli esercizi chiusi potranno inoltre effettuare consegne a domicilio di generi alimentari e beni di prima necessità, previa prenotazione però on line o telefonica (Toscana Notizie)

A commentare il particolare momento che vivono queste realtà è Stefano Bruno Galli, assessore all’Autonomia e Cultura della Regione Lombardia. Gli accessi dovrebbero essere definiti teatro per teatro, anche perché sono pure condizionati dalla conformazione architettonica delle sale. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

L’iniziativa è tra l’altro sollecitata da Confcommercio Federmoda nazionale. Negozi aperti il primo maggio a Udine e provincia, nonostante le tradizionali serrande abbassate per la Festa del Lavoro. (UdineToday)