Coronavirus, Inps: “Tra marzo e aprile 47mila morti più delle previsioni

Il Fatto Quotidiano INTERNO

I calcoli dell’Inps si basano sul principio che “il numero di decessi è piuttosto stabile nel tempo”.

E come da previsioni, a far registrare i numeri più preoccupanti è il Nord Italia: +84% di morti tra marzo e aprile rispetto alla media degli anni precedenti.

L’Inps rileva che le province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza presentano tutte una percentuale di decessi superiore al 200% e che quasi tutto il nord-ovest dell’Italia ha un incremento dei decessi superiore al 50%. (Il Fatto Quotidiano)

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E poi invece tra marzo e aprile 46.909 in più, di cui solo 27.938 spiegati dai dati sulla mortalità per Covid comunicati quotidianamente dalla Protezione civile. Dal 29 febbraio cambia tutto e nei due mesi successivi l'eccedenza di mortalità sfiorerà quota 47 mila. (Il Messaggero)

La distribuzione per classi di età evidenzia un aumento del numero dei decessi giornalieri per tutte le fasce. Nello specifico, i decessi in più rispetto ai 27.938 registrati per Covid si concentrano nel Nord con 18.412 sui 18.971 in più totali rispetto ai quasi 28.000 accertati da Coronavirus. (Fanpage.it)

I decessi tra marzo e aprile al Nord sono aumentati dell’84% rispetto alla media degli anni precedenti a fronte di un aumento del 11% al Centro e del 5% al Sud. L’Inps rileva che le province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza presentano tutte una percentuale di decessi superiore al 200% e che quasi tutto il nord-ovest dell’Italia ha un incremento dei decessi superiore al 50%. (Brescia Oggi)

Anche i quasi 19mila decessi - sui 46.909 in più registrati in Italia tra il 1° marzo e il 30 aprile scorsi - che non sono stati dichiarati ufficialmente come "Covid" sarebbero, seppure 'con le dovute cautele' da attribuire in gran parte alla pandemia. (QUOTIDIANO.NET)

I dati parlano chiaro: le province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza presentano tutte una percentuale di decessi superiore al 200% e quasi tutto il nord-ovest dell’Italia ha avuto, sino a questo momento, un incremento dei decessi superiore al 50%. (Fantacalcio ®)

52.452 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 132.282, con un incremento di 2.881 persone rispetto a ieri. (Versiliatoday.it)