Bones and all e “i miei mostri dell'amore”: Luca Guadagnino commenta il premio vinto a Venezia

News Cinema Il regista italiano Luca Guadagnino ha vinto il premio per la regia al Festival di Venezia 2022. Una rischiosa scommessa, così ha definito Bones and all incontrando la stampa. Felice e sorridente, Luca Guadagnino è zompettato sul palco della Sala Grande della Mostra del Cinema di Venezia per ritirare il premio alla regia vinto per Bones and all. Ha ringraziato tutti, avuto qualche parola di passione vera per Julianne Moore, la presidente di giuria. (ComingSoon.it)

La notizia riportata su altri giornali

Coppa Volpi per Cate Blanchett protagonista del film TAR e Colin Farrell per Gli spiriti dell'isola Il documentario All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras ha conquistato il Leone d'oro, Leone d'Argento per Bones and all di Luca Guadagnino (Sky Tg24 )

Luca Guadagnino ha vinto il Leone d'Argento 2022 per la regia di Bones and All, coprodotto da Tenderstories e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Luca Guadagnino ha dedicato il Leone d'Argento ai registi iraniani arrestati e detenuti. (Corriere TV)

Il Leone d’Oro della 79esima edizione della Mostra del cinema di Venezia è stato assegnato a All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras, unico documentario sui 23 titoli in corsa. Il film, dedicato a Nan Goldin, attraverso diapositive, dialoghi intimi, fotografie rivoluzionarie e rari filmati, racconta la sua battaglia per ottenere il riconoscimento della responsabilità della famiglia Sackler per le morti di overdose da farmaco. (Luce)

Il Leone d’Oro a una regia femminile non avrebbe fatto notizia, essendo il terzo consecutivo dopo Nomadland di Chloé Zhao nel 2020 e L’événement di Audrey Diwan, sicché la giuria presieduta da Julianne Moore ha al contempo privilegiato l’unico documentario tra i 23 titoli del Concorso. (Il Fatto Quotidiano)

È la seconda volta che succede e questo è molto più di un documentario, racconta una storia con la stessa forza del cinema ricorda il direttore Alberto Barbera alla conferenza stampa di fine Mostra insieme al presidente della Biennale Roberto Cicutto, definendo il palmarès intelligente, più che coraggioso, e che mostra come il cinema di oggi abbia conquistato una sua fluidità. (La Gazzetta di Mantova)

La giuria capitanata dall'attrice Juliane Moore ha scelto di premiare questa pellicola che si è aggiudicata, così, la statuetta d'oro del Festival che si conclude, oggi, dopo dieci giorni di storie di conflitti interiori, di paura della morte, di sogni. (Today.it)