Sirene in porto e lenzuola bianche, Genova ricorda la strage di Capaci

La Repubblica INTERNO

Alle 17,58, ora in cui 28 anni fa Giovanni Falcone moriva assieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre agenti della scorta, le sirene delle navi in porto a Genova hanno suonato per un minuto.

L'iniziativa, che si aggiunge a quella delle lenzuola bianche - una di queste è stata appesa davanti all'entrata del Consiglio regionale della Liguria, un'altra a palazzo Tursi, è stata organizzata dalla associazione Nave della legalità che per sette anni è stata il traghetto GNV Splendid, oggi nave ospedale post degenza Covid ormeggiata in porto a Genova. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il titolo del libro fotografava una realtà: nel 1986 gli imputati detenuti erano 335, nel febbraio del ’91 erano 20. L’Italia è un paese senza memoria o con una memoria programmata, che produce icone e cancella o sbiadisce la realtà. (Il Fatto Quotidiano)

Play Replay Play Replay Pausa Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio Indietro di 10 secondi Avanti di 10 secondi Spot Attiva schermo intero Disattiva schermo intero Skip Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. (PalermoToday)

Dopo le note del silenzio d’ordinanza, il sindaco e i presenti si sono raccolti in un minuto di silenzio per ricordare quelle vittime che operarono, pagando il prezzo più alto, per combattere la mafia e per una società più giusta e più libera. (Radio RTM Modica)

Doveva essere un 23 maggio senza i cittadini in strada e invece tantissimi palermitani si sono presentati davanti all'albero Falcone, in via Notarbartolo, per ricordare il giudice ucciso dalla mafia. "Non ci aspettavamo questa risposta dalla gente - dicono i ragazzi della Fondazione Falcone al microfono - ma invitiamo a mantenere la distanza di sicurezza". (La Repubblica)

Nè sono previste altre iniziative pubbliche. E allora questo bambino ha voluto ricordare le vittime della mafia a modo suo. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

«Dov'è Giovanni?», furono le ultime parole pronunciate da Francesca Morvillo, prima di morire come il marito a causa delle gravi emorragie interne riportate. A bordo della Croma bianca, il 23 maggio 1992, accanto a Giovanni Falcone c'era anche la moglie Francesca Morvillo. (Donna Fanpage)