Decreto Bollette/ Per i medici dell'urgenza possibile il part time

Sanità24 SALUTE

Nel "decreto "Bollette , approvato dal Consiglio dei ministri, sono presenti una serie di misure relative al mondo della sanità per favorirne la sua migliore attività. Soprattutto in una disciplina, quale quella della medicina d’urgenza che ha mostrato gravi crepe alla sua funzionalità e alla scelta dei professionisti futuri ed in attività, tanto da dover ricorrere alle ormai giustamente stigmatizzate prestazioni a gettone. (Sanità24)

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DECRETO BOLLETTE: NON È COSI CHE SI SALVA LA SANITÀ PUBBLICA Il Decreto Bollette approvato ieri dal Consiglio dei Ministri contiene alcune misure per la sanità pubblica, per lo più di ordine normativo, rigorosamente senza impegni economici, che lasciano privo di soluzione e di prospettive il grande problema del destino del SSN e dei professionisti che lavorano al suo interno. (Fp Cgil)

Garantire i livelli essenziali di assistenza, come previsto dal Sistema sanitario nazionale, è necessità irrinunciabile e assicurare la tutela della salute pubblica è, allo stesso modo, esigenza indifferibile “Una disposizione normativa varata dal governo con il Milleproroghe consente ai medici di medicina generale che sono arrivati alla soglia della pensione, e ne facciano richiesta, di rimanere in attività per altri due anni in mancanza di medici di medicina generale collocabili”. (Corriere di Lamezia)

Infine, conclude il profilo saper lavorare anche in squadra qualora ce ne fosse il bisogno. Per quanto riguarda il profilo, è fondamentale possedere l’A2, certificato che attesta il livello di conoscenza della lingua francese. (InformazioneOggi.it)

Il provvedimento punta a spremere di più quei pochi dipendenti del Servizio sanitario nazionale, autorizzandoli per la prima volta a fare attività libero professionale fuori dell’attività di lavoro Paolo Russo (La Stampa)

Contro le carenze di personale nella Sanità pubblica arrivano delle misure ad hoc, sulla base del decreto bollette approvato oggi in Consiglio dei ministri. (Alto Adige)

se invece, come sarebbe più opportuno, è l’Infermiere a decidere sulla libera professione le dinamiche cambiano e si potrà parlare veramente di cessazione del vincolo di esclusività. Pubblicità (AssoCareNews.it)