Hong Kong è una bomba da 35.000 miliardi di dollari e sta per scoppiare

InvestireOggi.it ESTERI

La Borsa di Hong Kong valeva al 30 aprile scorso 35.000 miliardi di dollari, pur in calo del 20% quest’anno, grazie alle sue 2.477 società quotate.

Le proteste di Hong Kong originano dalla crisi immobiliare e le soluzioni sono difficili. Non ci si aspetta grossi stravolgimenti da un giorno all’altro.

Fine dello status di Hong Kong. In effetti, la “guerra” dei dazi degli ultimi due anni ha risparmiato Hong Kong, con cui l’America matura annualmente un surplus commerciale nell’ordine di oltre 30 miliardi di dollari e cumulativamente nel periodo 2009-2018 pari a 297 miliardi. (InvestireOggi.it)

Su altre fonti

Le aziende americane – ha detto ancora – non devono correre il rischio rispetto alle compagnie cinesi che “non applicano le stese regole”. Il presidente ha anche attaccato Pechino rispetto al tema dello spionaggio industriale e la speculazione finanziaria. (askanews)

Sul giornale tedesco Die Welt, Klaus Geiger ha scritto che Hong Kong è la nuova Berlino ovest: una enclave democratica che rischia di essere ingoiata dalla potenza comunista autoritaria che la circonda. (Il Riformista)

Ci sono circa 3 milioni di persone in totale, la maggior parte delle quali ha avuto un passaporto BNO in passato ma non lo ha rinnovato.La decisione è stata presa perché "la nuova legge sulla sicurezza minerà gli impegni legali esistenti per proteggere i diritti della gente di Hong Kong", ha affermato il Ministero degli Interni britannico. (L'AntiDiplomatico)

Come comportarsi con il dragone considerando le proteste di Hong Kong? In precedenza aveva ribadito che Bruxelles “attribuisce grande importanza alla conservazione dell’alto grado di autonomia di Hong Kong”. (Money.it)

Da valutare anche eventuali impatti sui titoli tecnologici della decisione di Trump di limitare l’immunità penale dei social network. Sale la tensione tra la Casa Bianca e Pechino per la legge sulla sicurezza nazionale imposta a Hong Kong, limitando l’autonomia dell’ex colonia britannica. (Yahoo Finanza)

La nota ha lamentato la violazione “diretta degli obblighi internazionali” cinesi secondo la dichiarazione firmata prima della restituzione di Hong Kong e “registrata dall’Onu”. (Agenpress)