«Le nostre reti neurali usate da 3 miliardi di smartphone»

Ticinonline ECONOMIA

Lo stesso vale per le nostre reti neurali ricorrenti artificiali, che imparano meglio a riconoscere il parlato, la scrittura a mano, il video, a minimizzare il dolore, a massimizzare il piacere o a guidare auto simulate»

Ha circa 100 miliardi di neuroni, ognuno collegato a 10'000 altri neuroni in media.

Suono, vista, tatto, dolore, fame, sono alimentati da neuroni di imput, altri sono neuroni di uscita che muovono i muscoli. (Ticinonline)

Su altri media

L'Artificial Intelligence Act, che dovrebbe diventare la regolamentazione più restrittiva al mondo sull'intelligenza artificiale, secondo report americano “Non solo limiterà lo sviluppo e l'uso dell'IA in Europa, ma imporrà costi significativi alle imprese e ai consumatori dell'UE”. (Yahoo Notizie)

È questo l’impatto che sulle nostre vite avrà l’intelligenza artificiale, secondo il Ceo di Google, Sundar Pichai. Sono questioni determinanti, perché l’intelligenza artificiale è già oggi diffusa nelle nostre vite, spinge la nostra economia, traccia il nostro futuro (IL GIORNO)

di Alberto Greco Rita Cucchiara, professore ordinario di Sistemi di elaborazione delle informazioni di Unimore, apprezzata studiosa di Visione Artificiale e direttrice dell’AimageLab dell’ateneo, è una dei nove esperti chiamati a far parte del ristretto gruppo di lavoro che si dovrà occupare della strategia nazionale per l’intelligenza artificiale. (il Resto del Carlino)

Usare i sistemi di IA in modo responsabile significa valutare costantemente l’impatto di questi sistemi, ed essere vigili sugli effetti non voluti Naturalmente, il diavolo è nei dettagli: ci sono almeno decine di definizioni distinte, spesso incompatibili, di equità. (ZeroUno)

L’Intelligenza artificiale può incidere i loro nuovi album. Lo dimostra l’esperimento fatto da Over The Bridge, organizzazione canadese che tramite l’algoritmo ha “resuscitato”, quattro artisti scomparsi giovani: Amy Winehouse, Kurt Cobain, Jimi Hendrix e Jim Morrison. (Corriere Innovazione)

Il software di Google, Magenta Ai, all’interno dell’iniziativa Lost Tapes of 27 Club ha inciso dei brani musicali che, pur dichiaratamente falsi d’autore, per le loro caratteristiche potrebbero essere attribuiti agli artisti morti prematuramente. (Corriere Innovazione)