Pensioni, Ape sociale estesa anche ai lavoratori fragili a rischio Covid

la Repubblica INTERNO

I lavoratori fragili a rischio Covid potranno andare in pensione prima nel 2021 - a 63 anni con 30 o 36 anni di contributi oppure a 41 anni, se precoci - chiedendo l'Ape sociale.

Rimangono tutti gli altri requisiti : almeno 63 anni di età e 30 o 36 anni di contributi a secondo dei casi.

Fino a ricomprendervi una nuova categoria, emersa con prepotenza nei mesi della pandemia: quella dei lavoratori fragili a rischio Covid. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

I sindacati continuano a sostenere Quota 41 anche se sembra più probabile l’arrivo di Quota 102. Quota 102: cos’è e come funziona. Dopo Quota 100 potrebbe arrivare Quota 102, ovvero una misura che permetterebbe ai lavoratori di andare in pensione con 64 anni di età e 38 anni di contributi, a fronte di un taglio dell’assegno proporzionale all’uscita anticipata. (The Italian Times)

I lavoratori fragili che risultano a rischio coronavirus, potrebbero avere la possibilità di andare in pensione anticipatamente nel 2021 attraverso l’Ape Sociale. Pensioni, obiettivo è allargare Ape Sociale a lavoratori fragili e disoccupati privi di Naspi. (Consumatore.com)

Pensioni: la soluzione del Governo per il dopo Quota 100. La soluzione preferita dal Governo è quella che risponde al nome di Quota 102. Qualora dovesse essere Quota 102, quindi, la soluzione scelta, lo scalone che si verrebbe a creare al termine di Quota 100 verrebbe ridotto in quanto solamente di due anni. (Money.it)

I sindacati infatti hanno avanzato una controproposta, quota 41, con cui andrebbe in pensione chi ha versato 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica. Quota 100, la finestra che permette ai lavoratori che hanno raggiunto i 62 anni di età e i 38 di contributi versati di andare in pensione, sarà operativa ancora nel 2021 ma non verrà rifinanziata. (Silenzi e Falsità)

In alcuni rari casi, e al possesso di determinati requisiti, l’accesso è permesso anche con almeno 15 anni di contributi. La normativa italiana prevede che per accedere alla pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni sia necessario maturare almeno 20 anni di contributi. (Money.it)

Al tavolo si è parlato anche di esodati e di lavoratori «fragili»: per questi ultimi, secondo quanto riferito dai sindacati, il ministro avrebbe aperto alla possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi. (Il Messaggero)