Uk, Johnson: da 12/4 riaprono negozi e ristoranti, ma è prematuro prenotare vacanze estere

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Sky Tg24 INTERNO

Rispondendo a domande dei giornalisti si è scusato per la mancanza di una decisione a riguardo ma ha sottolineato che "non va sottovalutato" il rischio per i viaggiatori di importare il virus nel Regno Unito. Lo speciale coronavirus

Ansa. Johnson ha confermato che non è ancora stata presa una decisione sulla ripresa dei viaggi internazionali.

(Sky Tg24)

Ne parlano anche altre fonti

Covid status. “Non verrà chiesto alcun ‘certificato’ o ‘covid status’ alle persone che si recheranno in negozi o pub a partire da lunedì, né pensiamo ad una cosa simile per la fase tre della roadmap”: lo ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson rispondendo a domande in conferenza stampa (L'Occhio)

E’ quanto scrive la Bce nelle minute dell’ultima riunione del consiglio direttivo dello scorso 10-11 marzo (LaPresse) – Il Consiglio direttivo della Bce ha ribadito di “essere pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, se necessario, per garantire che l’inflazione si muova verso il proprio obiettivo in modo sostenuto”. (LaPresse)

Mentre per i viaggi si dovrà aspettare ancora del tempo: “Speriamo di poter ripartire con i viaggi internazionali dal 17 maggio, ma non voglio dare false speranze o sottovalutare le difficoltà che stiamo vedendo in alcuni dei paesi di destinazione in cui le persone potrebbero voler andare – ha specificato – Non vogliamo che il virus venga reimportato in questo Paese dall’estero. (Il Fatto Quotidiano)

editato in: da. (Teleborsa) – Il primo ministro britannico Boris Johnson ha annunciato che il 12 aprile prenderà il via la seconda fase della roadmap per contrastare la pandemia da Covid. Pass vaccinale e test di massa sono state definite da Johnson le chiavi per poter allentare ulteriormente le restrizioni (QuiFinanza)

"Grazie ancora a tutti voi per la tua pazienza. Fra queste anche i pub. (Video - La Stampa)

(LaPresse) – “Nella definizione delle misure finanziare per uscire dalla crisi appare opportuno concentrare, per quanto possibile, le risorse disponibili su un numero limitato di strumenti agevolati e, nella fase di definizione di nuove iniziative, considerare l’esigenza di una loro convergenza verso le migliori pratiche di mercato, senza introdurre elementi di innovazione che non apportano valore aggiunto”. (LaPresse)