Superiori, il tribunale riapre le scuole: accolto il ricorso contro il 100 per cento della didattica a distanza

ilSaronno INTERNO

Informazioni generali: chiamare il numero 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute o telefonare al proprio medico di medicina generale o al pediatra.

Lo comunica in nota Regione Lombardia dopo aver appreso della decisione del Tar della Lombardia sulla sospensione dell’efficacia dell’ordinanza che prevede la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori.

(foto: il governatore della Lombardia, Attilio Fontana). (ilSaronno)

La notizia riportata su altre testate

“Il Gesto di responsabilità del nostro sindaco, dovrebbe essere di esempio a tutti i sindaci della Campania, un atteggiamento attendista è d’obbligo in una fase di transizione post feste natalizie”- dichiara Sabrina Ranucci admin di Tuteliamo i nostri figli scuole chiuse a Massa Lubrense. (Positanonews)

In questo buio scenario c’è una lucina che può accendere la speranza; la ministra ha organizzato il convegno: “Ripensare l’educazione nel xxi° secolo”. Il superamento delle attuali prassi d’insegnamento richiede la condivisione, da parte degli studenti, dei traguardi formativi e di quelli educativi. (Tecnica della Scuola)

L’insegnante o lo studente può usare padlet per creare mappe concettuali, diari, repository di eventi o uscite didattiche, ricerche, articoli; può operare attraverso lo Storytelling, costruire presentazioni e lezioni, supportare metodologie già note come il cooperative learning e il brain storming. (Orizzonte Scuola)

Il ricorso è stato presentato dall’avvocato Luisa Carpentieri, e da otto genitori di studenti pugliesi. L’udienza di merito è fissata al 3 febbraio. (LecceSette)

Come possiamo aiutare i nostri figli ad affrontare meglio la didattica a distanza? Almeno sino al 24 gennaio in Lombardia gli studenti delle scuole superiori proseguiranno con la Didattica a distanza. (Prima la Valtellina)

Bisogna scegliere una metodologia che porti i ragazzi a fruire correttamente della tecnologia ai fini scolastici ma, purtroppo, alcuni insegnanti, nell’emergenza Covid, sono arrivati impreparati. La preoccupazione da avere non è l’anno di scuola perso ma la perdita del coraggio per guardare avanti e sognare un lavoro appagante e non precario”. (Tecnica della Scuola)