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LA NOTIZIA INTERNO

Il caso Scurati in Rai come grimaldello per danneggiare gli alleati di governo. Il punto focale della censura dello scrittore in Rai – con il monologo sul 25 aprile che è stato cassato nel modo più cretino e improvvido possibile – è la nomina del nuovo consiglio di amministrazione della televisione pubblica che verrà a breve. Alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni interessa poco il dibattito sulla libertà e sull’antifascismo. (LA NOTIZIA)

La notizia riportata su altri giornali

Lo ha detto Antonio Scurati alla Fondazione Feltrinelli nel suo intervento in un dibattito sulla democrazia. Lo scrittore è ancora accompagnato dalla polemiche per il monologo sull'antifascismo non andato in onda su Rai3. (TGR Lombardia)

I protagonisti del caso Scurati verranno sentiti in commissione di Vigilanza Rai, in una delle prossime sedute. Mentre ai piani alti di Viale Mazzini c’è un braccio di ferro: l’ad Roberto Sergio vorrebbe le dimissioni di Paolo Corsini, direttore degli Approfondimenti, e quindi anche sovrintendente alla trasmissione di Serena Bortone dove avrebbe dovuto partecipare lo scrittore Scurati, mentre il dg Giampaolo Rossi intende aspettare l’esito dell’istruttoria interna avviata dall’azienda. (ilmessaggero.it)

– “L’Italia è stata la culla del fascismo” e con la trilogia M su Benito Mussolini “pensavo avremmo dovuto finalmente riconoserlo e farci i conti, per poi lasciarcelo alle spalle una volta per tutte”, ma “credo che l’Italia non abbia mai fatto questi conti, non ha attraversato il fantasma e credo che quel fantasma abiti ancora il nostro presente” anche in “una forma meno appariscente” di quella di chi oggi fa i saluti fascisti, eppure “molto più efficace”. (Agenzia askanews)

Polverone sul monologo "censurato" in RAI ▷ Chiaraluce: "Scurati? Lo ricordo in foto con Speranza"

Quando ero direttore del TG2 abbiamo fatto tre interviste a Scurati. Credo che nessun direttore di telegiornale, nemmeno il TG3, gli abbia dato tanto spazio. (Tiscali Notizie)

È questo il messaggio che lo scrittore Antonio Scurati ha mandato dalla Fondazione Feltrinelli di Milano. Dopo lo stop al monologo in Rai, l’autore ricorda l’importanza di scendere in piazza in occasione del 25 aprile: “L’unica possibilità che le persone nonviolente e civili hanno per contrastare la brutalità è il numero, il popolo, è la democrazia – spiega Scurati – forse non siamo maggioranza numerica, non importa, siamo in tanti e ogni volta che uno di noi viene attaccato con brutalità tutti quanti dobbiamo reagire altrimenti prevalgono loro”. (Il Fatto Quotidiano)

Solo che non si comprende veramente chi ne abbia risentito e chi ci abbia guadagnato. Aprile in arrivo e le regionali in Basilicata: il momento perfetto per un altro delitto. (Radio Radio)