Lagarde (Bce): Europa in ripresa, ma gli acquisti di titoli (Pepp) continueranno

Corriere della Sera ECONOMIA

Queste in sintesi le decisioni prese oggi dal Consiglio direttivo della Bce riunitosi a Francoforte e illustrate in conferenza stampa dalla presidente Christine Lagarde.

Scende lo spread Btp-Bund Spread in calo dopo l’annuncio della Bce del rallentamento del ritmo degli acquisti nell’ambito del Pepp, il programma di acquisti per l’emergenza pandemica.

Lo afferma la presidente della Bce Christine Lagarde nella conferenza stampa post Consiglio direttivo. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Lagarde: le condizioni di finanziamenti possono essere mantenute con un ritmo più basso degli acquisti. . . . . di Domenico Conti. ROMA. Ma mantenendo in piedi gli acquisti di bond tramite l'App, lanciato da Draghi a fine mandato nell'autunno 2019, e che attualmente viaggia a 20 miliardi al mese. (America Oggi)

Se invece di rientrare dovessero proseguire avrebbero effetti al rialzo sui prezzi, ha avvertito Lagarde, ma anche un effetto freno sulla crescita. Intanto, facendo ricorso alle sue abilità comunicative, la presidente Christine Lagarde ha respinto l'idea che si tratti di «tapering», ossia il processo di graduale riduzione dello stimolo monetario. (DiariodelWeb.it)

Quindi, a ben vedere, il 9 settembre non è stato annunciato un importante cambiamento, ma il proseguimento di una tendenza già in corso Calano gli acquisti. (Lavoce.info)

Poichè l’offerta di obbligazioni tende a diminuire nel quarto trimestre, interpretiamo la decisione “semplicemente come un segnale che la svolta della politica monetaria è iniziata, ma che sarà condotta con molta cautela” (Wall Street Italia)

Non serve infatti un master in economia per capire quanto palesemente confermato da questi tre grafici:. Controvalori mensili di acquisto Pepp Fonte: Pictet/Bce. Deviazioni di percorso a target fisso del Pepp Fonte: Bloomberg/RBC. (Money.it)

Ecco perchè la banca centrale aspetta a cambiare rotta e si mantiene prudente nell’esplicitare quali segnali porteranno alla fine delle politiche monetarie eccezionalmente espansive. Le banche commerciali da parte loro continuano a dover pagare lo 0,5% di interesse quando parcheggiano il denaro alla banca centrale (Corriere del Ticino)