Droga, la Destra proibizionista minaccia il governo

L'HuffPost INTERNO

Forza Italia si è fatta sentire, minacciando addirittura di salutare il governo Draghi.

Lo voglio chiarire perché si passerebbe non all’uscita dal governo, ma all’ostruzionismo totale su qualsiasi materia a un governo di questo tipo.

E se le associazioni plaudono, il centrodestra - dai banchi del governo e da quelli dell’opposizione, senza differenze - insorge.

Un governo che andasse avanti in questa direzione sarebbe un governo morto. (L'HuffPost)

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Mentre Kepa si è subito calmato ed ha potuto fare ritorno sul campo di allenamento, Rudiger è stato portato negli spogliatoi e, dopo un confronto con il connazionale Tuchel, è stato mandato a casa. La sconfitta mancava da tempo in casa Chelsea ed è arrivata nel momento peggiore: dopo la pausa per le nazionali, i Blues sono pesantemente caduti in casa contro il West Bromwich. (CIP)

La Dadone accusava il Pd di aver «votato contro la proposta del primo firmatario Giachetti tirandosi indietro» La delega per le politiche antidroga alla ministra delle Politiche giovanili Fabiana Dadone (M5s) agita la maggioranza. (ilGiornale.it)

La leader di Fratelli d’Italia, quando il nome della Dadone era iniziato a ‘circolare’ come destinataria della delega alle politiche antidroga, aveva annunciato battaglia Chi scherza su questi temi vuol mandare il governo a casa”. (Il Riformista)

Proteste che il partito di Giorgia Meloni ha ribadito con forza oggi alla notizia della nomina, guidando un fronte contrario al quale si è ora unita Forza Italia. "Auspicavamo una smentita - ha dichiarato oggi Meloni - ma è arrivata una conferma: il premier Draghi ha affidato la delega governativa alle politiche antidroga alla grillina Fabiana Dadone. (TargatoCn.it)

Quindi questi attacchi appaiono meramente strumentali" Lo affermano le deputate e i deputati componenti della commissione Giustizia di Montecitorio. (LiberoQuotidiano.it)

Alla ministra sono state assegnate anche le deleghe a servizio civile universale e anniversari nazionali (in pratica l’organizzazione di ricorrenze storiche particolari). Infatti, oltre al fuoco incrociato delle destre, Dadone deve fare i conti con un paio di questioni interne al Movimento di non poco conto. (TargatoCn.it)