Paolo Mieli ad Agorà: «Con la Meloni nessun allarme fascismo. Il saluto romano? Queste cose interessano solo a

leggo.it INTERNO

Per la sinistra parlare di questo è inefficace e controproducente.

E' una cosa del tutto implausibile». Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Luglio 2022, 13:33

Sono cose che al massimo possono piacere alla stampa estera», ha detto l'ex direttore del Corriere della Sera, che ha poi aggiunto: ««Ma voi pensate che in Italia qualcuno pensa che se vincono Berlusconi, Salvini e Meloni torni il fascismo o la sua versione moderna?

Argomento al centro del dibattito politico dopo un articolo del New York Times dedicato alla possibile ascesa al governo di Giorgia Meloni in cui si definiva un “evento sismico” l’eventualità che per la prima volta “un partito di estrema destra arrivi alla guida di una grande economia dell’Eurozona”. (leggo.it)

Ne parlano anche altri media

"E' ripartita la macchina del fango con queste polemiche ridicole, addirittura l'analisi delle parole con la M di Mussolini che ricorre. Caio Mussolini, nipote di Benito, commenta così all'Adnkronos le prese di posizione di chi, riferendosi a Giorgia Meloni, paventa un ritorno del fascismo. (Yahoo Notizie)

Per 20 anni il pericolo per la democrazia si chiamava Silvio Berlusconi, poi Matteo Salvini, ora Giorgia Meloni. Questi articoli sono ispirati quasi sempre da ambienti italiani di sinistra e infatti vengono redatti da corrispondenti italiani di quelle testate (La Nuova Bussola Quotidiana)

I rapporti con Castellino e Fiore, che guidarono l'assalto alla sede della Cgil il 9 ottobre scorso, il simbolo del suo partito con la fiamma che arde sulla tomba di Mussolini, l'inchiesta di Fanpage con Fidanza coinvolto: le cronache raccontano che la leader di FdI non ha mai preso le distanze dalle derive più estreme (la Repubblica)

La risposta la possiamo trovare nel rapporto fra i media e gli esponenti del centrodestra italiano, negli ultimi venti anni. La Repubblica, il giornale-partito appena orfano del suo fondatore Scalfari, titola sull’“Ombra nera” di cui Giorgia Meloni non riuscirebbe a liberarsi, il passato che non passa che, ovviamente, si riferisce al nero del fascismo. (ilGiornale.it)

Così, all'interno, ecco l'immancabile paginata sul "Caso Meloni", con le preoccupazioni del New York Times («Il futuro è l'Italia, e non è roseo»), dell'Economist («Draghi, game over. Nel pezzo, però, Paolo Berizzi si è un po' fatto prendere la mano, tirando fuori un fantomatico «fattore "M"»: «"M" come Meloni. (Liberoquotidiano.it)

Il suo scritto di ieri merita una risposta seria, a prescindere dal fatto che è innanzi tutto molto disinformato. E lei che risponde con un sacco di cose false e banali sulla morte di Borsellino e la necessità di “trovare i colpevoli”. (Il Riformista)