Raggi ha fallito ma i 5S negano la realtà: il mistero del Pd che si immola…

Il Riformista INTERNO

La tattica dei grillini evidentemente è insistere nella negazione della realtà, accade spesso in politica, ci sta.

In sostanza il candidato migliore di un partito in salute e che cerca di rilanciarsi viene stoppato dal partito più in difficoltà (e con una debolissima ricandidata).

Giulio Cavalli Milano, 26 giugno 1977 è un attore, drammaturgo, scrittore, regista teatrale e politico italiano

Posto che non c’è più l’esigenza di tenere in piedi il governo nazionale quali sono i punti di contatto nella visione di futuro dei due partiti?

Qui arriva la domanda delle domande: in nome di cosa il Pd decide di immolarsi?

(Il Riformista)

Su altre testate

Sono le parole della sindaca Virginia Raggi, in risposta al rinnovato annuncio a scendere in piazza del leader romano di Forza Nuova, durante una conferenza stampa nel pomeriggio. La decisione a voler organizzare una nuova manifestazione di estrema destra arriva dopo che la Questura ha vietato quella del pomeriggio di sabato scorso 8 maggio. (Fanpage.it)

Prima Castellino ha annunciato uno sciopero della fame "contro i divieti a manifestazioni pubbliche", poi l'affronto: "Manderò un mazzo di rose, rosse naturalmente, a Virginia Raggi, visto che pare si sia "invaghita" di Giuliano Castellino (scrive sul blog parlando di sé in terza persona) Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova, protagonista in passato di una aggressione a giornalisti de L'Espresso e recentemente sottoposto a sorveglianza speciale dal 30 gennaio scorso, non ci sta. (RomaToday)

Ha così ottenuto quanto il suo movimento non poteva negare alla propria prima cittadina, già vittoriosa e ora replicabile. Allora la Raggi era data per spacciata, irrisa, segnalata come fonte di pericoli fisici: esempio classico, le buche. (Italia Oggi)

Significa crisi di giunta perché senza i 5 Stelle la coalizione dem ha uno/due voti di vantaggio. Il vero paradosso è che il Pd, nei fatti si fa dettare dai 5 Stelle il candidato per Roma. (Il Riformista)

Non decollano le alleanze in vista delle comunali di ottobre (TG La7)

Già, perché un conto è essere semplici senatori e un conto è essere il presidente del Consiglio e avere quindi come ruolo ufficiale quello di capo dell’intelligence. “Il presidente del Consiglio per legge, deve, è il responsabile dell’intelligence – ha detto ancora l’ex premier – Mancini credo di averlo incontrato una sola volta. (Il Fatto Quotidiano)