Il Canada dà il via libera alla vaccinazione con Pfizer degli adolescenti dai 12 anni in su

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Una decisione che crea un importante precedente anche per gli altri Paesi del mondo ancora alle prese con l’immunizzazione delle fasce considerate più fragili, ma che in futuro puntano a una vaccinazione di massa che limiti al minimo il ritorno di una nuova ondata di coronavirus.

Il Canada ha deciso che anche i minorenni potranno essere vaccinati.

E tra coloro che potranno beneficiare per primi di questa apertura da parte di Washington ci saranno proprio i due Stati confinanti: il Messico e il Canada, appunto, che saranno così i primi al mondo a ricevere dosi fabbricate negli stabilimenti americani

Le autorità sanitarie hanno infatti dato il via libera all’uso del siero prodotto da Pfizer per gli adolescenti dai 12 anni in su. (Il Fatto Quotidiano)

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Le forniture saranno destinate alle farmacie ospedaliere di Giarre (5.500), Milazzo (4.200), Enna (1.700), Palermo (9.000), Erice Casa Santa (2.200), Siracusa (1.800), Ragusa (1.500), Agrigento (2.200) e Caltanissetta (1.500). (CataniaToday)

Al via da venerdi la somministrazione del vaccino Pfizer e Moderna senza prenotazione, fascia d’età 50/59 anni, ma per i soggetti che rientrano nelle patologie di seguito descritte e pubblicate sulla pagina Facebook: commissario area metropolitana Catania. (CataniaToday)

Il Cts raccomanda l’estensione a 42 giorni dei vaccini a m-Rna (Moderna e Pfizer). «Sulla scorta di questa considerazione, pur a fronte di studi registrativi che indicano come l’intervallo tra la prima e la seconda dose dei vaccini a Rna (Pfizer/BioNtech e Moderna) sia di 21 e 28 giorni rispettivamente, è raccomandabile un prolungamento nella somministrazione». (Giornale di Sicilia)

Sulla scorta di questa considerazione, pur a fronte di studi registrativi che indicano come l'intervallo tra la prima e la seconda dose dei vaccini a Rna (Pfizer/BioNtech e Moderna) sia di 21 e 28 giorni rispettivamente, è raccomandabile un prolungamento nella somministrazione della seconda dose nella sesta settimana dalla prima dose" Il 'bugiardino' dei due vaccini prevede intervalli di 3 e 4 settimane tra le somministrazioni. (Adnkronos)

Una decisione presa “in relazione all’evoluzione nella conduzione della campagna vaccinale contro Sars-CoV-2”, in quanto attualmente rimane “una quota significativa di soggetti non vaccinati che, in ragione di connotazioni anagrafiche o per patologie concomitanti, sono a elevato rischio di sviluppare forme di Covid-19 marcatamente gravi o addirittura fatali”. (Il Riformista)

Le trombosi rare risultano infatti essersi verificate solo dopo la prima dose Dà anche il via libera al richiamo con AstraZeneca per chi ha già ricevuto la prima dose del vaccino e non ha sviluppato eventi avversi. (Brescia Oggi)