La Corte dei conti boccia le misure a favore del contante inserite in finanziaria

L'INDIPENDENTE INTERNO

La Legge di bilancio del governo Meloni ha incontrato i primi ostacoli nell’audizione alle Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato: i giudici contabili, infatti, hanno contestato due misure contenute nella finanziaria, dichiarandole incoerenti con gli obiettivi di contrasto all’evasione fiscale presenti nel PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Si tratta della cancellazione dell’obbligo di accettare i pagamenti con il Pos sotto i 60 euro e dell’innalzamento del tetto al contante. (L'INDIPENDENTE)

Ne parlano anche altre testate

Nella strada già in salita verso l'approvazione, la Legge di Bilancio si scontra contro i rilievi della Corte dei Conti secondo la quale "alcune misure in materia di entrate generano alcune perplessità". (QuiFinanza)

È abbastanza inusuale e sopra le righe l’intervento della Corte dei conti su alcuni aspetti della manovra presentata dal governo, in particolare quelli concernenti l’innalzamento del limite per l’uso del contante. (Nicola Porro)

Secondo la Corte la norma potrebbe risultare non coerente con l’obiettivo di contrasto all’evasione fiscale previsto nel Pnrr. (Corriere della Sera)

/11 IPA/Fotogramma (Sky Tg24 )

E’ positiva la scelta di mantenere entro margini limitati gli interventi previsti per il 2023 con ricorso a indebitamento, puntando, nel medio termine, alla riduzione del saldo di bilancio entro la soglia del 3% e a una più rapida discesa del debito rispetto a quanto prospettato nel DEF. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Banca d’Italia e Corte dei Conti non rilevano criticità strutturali sui numeri della Legge di Bilancio, di cui la magistratura contabile sottolinea l’impatto espansivo 2023 e la banca centrale il sostegno contro inflazione e shock energetico. (PMI.it)