Coronavirus, studio rivela presenza di due ceppi diversi in Lombardia

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Quello circolato nella zona di Bergamo è diverso dal Coronavirus che si è diffuso nelle province di Cremona e Lodi.

I casi di Covid-19 apparsi in Lombardia a partire dallo scorso febbraio sarebbero stati generati da due diversi ceppi del coronavirus Sars-CoV-2: è quanto emerso da uno studio condotto dai ricercatori dell’ospedale San Matteo di Pavia e dell’ospedale Niguarda di Milano, che hanno annunciato i propri risultati presso un convegno organizzato dall’associazione culturale “Nova Ticinum” presieduta dal prof. (Notizie.it )

Ne parlano anche altri media

Due virus differenti tra di loro, per sequenza genetica e caratteristiche, che hanno provocato due diversi focolai". La situazione in Italia - Ci sono nuovi focolai e un trend di crescita costante dei contagi in Italia, nonostante siano stati effettuati meno tamponi nelle ultime 24 ore. (Tp24)

“Grazie a uno studio che abbiamo condotto con il Niguarda di Milano – ha spiegato Baldanti – abbiamo scoperto che ci sono stati due diversi ceppi del virus in Lombardia. Coronavirus, nuovo studio svela che in Lombardia hanno circolato due ceppi diversi del virus (Di sabato 4 luglio 2020) I ricercatori scoprono sempre più elementi che portano gli esperti verso una conoscenza maggiore del Coronavirus. (Zazoom Blog)

Due ceppi diversi per il Covid-19 in due tra le aree della Lombardia più colpite dalla pandemia. Due virus differenti tra di loro, per sequenza genetica e caratteristiche, che hanno provocato due diversi focolai”. (OggiNotizie)

Ad annunciarlo, in un convegno svoltosi all’Università di Pavia ed organizzato dall’associazione culturale “Nova Ticinum” presieduta dal prof. Mario Viganò, è stato il professor Fausto Baldanti, direttore della Virologia del San Matteo. (L'HuffPost)

Lo studio del San Matteo di Pavia. In generale i debolmente positivi non infettano», hanno spiegato gli esperti secondo cui la ricerca può avere «importanti implicazioni» per le strategie di sanità pubblica. (Tagmedicina.it)

Due virus differenti tra di loro, per sequenza genetica e caratteristiche, che hanno provocato due diversi focolai». «Grazie a uno studio che abbiamo condotto con il Niguarda di Milano — ha spiegato Baldanti — abbiamo scoperto che ci sono stati due diversi ceppi del virus in Lombardia (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)