Raggi spiega perché non si candida: Mi immaginate a lavorare con chi ci ha ostacolato? Eddai

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Raggi spiega perché non si candida: “Mi immaginate a lavorare con chi ci ha ostacolato?

Insomma, un ‘no' netto ad una nuova alleanza post elettorale tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico

Eddai” Virginia Raggi spiega con un lungo post pubblicato su Facebook il motivo per cui non si è candidata alle parlamentarie del Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni del 25 settembre.

Sono altri, invece, i motivi che hanno l'hanno guidata nella scelta di non affrontare le parlamentarie del Movimento 5 Stelle. (Fanpage.it)

Su altre fonti

Non c’è mai pace per Giuseppe Conte che vorrebbe avere agibilità totale nel Movimento 5 Stelle ma c’è sempre qualcuno pronto a mettergli i bastoni fra le ruote. L’ex sindaca di Roma e Conte sono freschi di ripicche proprio sulle candidature visto che Raggi sostiene che si sarebbe potuta candidare. (Today.it)

In attesa di sapere se si è candidati o no nessuno azzarda esporsi ad alta voce. Ma qui rischia di infrangersi contro uno scoglio un po’ più alto di Raggi: Beppe Grillo. (Corriere della Sera)

Acque agitate in casa M5S mentre si avvicina il giorno delle parlamentarie, in programma - salvo sorprese - per il prossimo 16 agosto. Ha dunque solo un potere di veto, ma non un potere sostitutivo della volontà della comunità degli associati". (L'HuffPost)

Secca poi la risposta a Virginia Raggi che si era detta “perfettamente candidabile” alle prossime elezioni politiche, nonostante il limite dei due mandati. Queste le parole del leader pentastellato, Giuseppe Conte , intervenuto a “Controcorrente”, in onda su Rete4. (Sky Tg24 )

Conte intanto attacca il terzo polo: «Nuova settimana nuova alleanza per Calenda, che stavolta abbraccia il Rinascimento saudita di Renzi». Sono andati via tantissimi parlamentari e non ci sono più perfino i due fondatori dell'associazione del M5s del 2017, Luigi Di Maio e Davide Casaleggio. (ilGiornale.it)

Virginia Raggi, la più votata dei tre garanti del M5S, lo ha detto chiaro l'altro ieri: Giuseppe Conte non pensi di nominare i capilista bloccati, dribblando i clic della base Smaltite le bizze sul secondo mandato, ora nel Movimento ci si accapiglia sulle parlamentarie. (la Repubblica)