Blocco licenziamenti, Bombardieri: “Necessaria riapertura di un tavolo con il governo”

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Così il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri al termine dell’incontro dei leader sindacali con una delegazione di deputati M5S della Commissione Lavoro alla Camera.

“La novità che è emersa è che l’iter parlamentare prevede l’approvazione del decreto Sostegni bis tra metà luglio e il 20 luglio, quindi rischiamo di avere due fattispecie sui licenziamenti: una dal primo al 20 luglio e una dal 20 luglio in poi”, ha proseguito Bombardieri che ha concluso: “È necessaria la riapertura di un tavolo con il governo”

Il segretario generale Uil dopo l'incontro coi parlamentari pentastellati: "M5S condivide le nostre preoccupazioni". (LaPresse)

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Così il ministro dell’Economia, Daniele Franco, in audizione davanti alla commissione Bilancio della Camera sul dl Sostegni bis Roma, 7 giu. (LaPresse)

«Credo che il blocco dei licenziamenti sia stato una misura eccezionale e tale deve rimanere dovuta a una situazione eccezionale», ha aggiunto specificando che «il blocco dei licenziamenti andrebbe declinato con valutazioni settore per settore». (ilGiornale.it)

I posti di lavoro non si fanno per decreto legge, ma bisogna pensare alla transizione dei lavoratori, delle imprese, e questo si può fare settore per settore» ha detto Giorgetti. Resta fisso un punto, secondo Giorgetti: «Gli aiuti di Stato vanno dati solo a chi può stare sul mercato». (La Stampa)

Blocco licenziamenti. ''Il blocco dei licenziamenti deve essere rivisto e collegato al nuovo sistema di ammortizzatori sociali'', ha detto ancora Giorgetti. "Sarà una transizione non semplice e dolorosa, con tutti i dubbi di un mercato che sarà ridisegnato". (Adnkronos)

«Non si troverà in nessuna parte del mondo un privato che faccia degli investimenti, dell’ordine di quelli che servono a Taranto per rendere l’impianto ecosostenibile, con il rischio che un giorno questa confisca possa portare via tutto ciò che è stato investito. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Nonostante i numeri della Commissione europea che dimostrano l’inutilità della misura, la pressione dei partiti su Mario Draghi per cambiare le decisioni prese sullo sblocco del divieto dei licenziamenti non si ferma: prima il ministro del Lavoro Andrea Orlando, poi i leader di Lega e Pd Matteo Salvini ed Enrico Letta, ora il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti (La Stampa)