Francia, oggi lo sciopero degli insegnanti contro la “confusione dei protocolli Covid”

La Stampa ESTERI

Tutti i sindacati degli insegnanti hanno indetto uno sciopero nelle scuole superiori.

«Sara' una mobilitazione storica e non sarà uno sciopero contro il virus», si legge in una nota del sindacato

Chiusure. Oggi, dunque, sarà chiusa la metà delle scuole in Francia a causa di una mobilitazione nazionale degli insegnanti contro il nuovo protocollo sanitario messo a punto dal governo.

Denunciano «un pasticcio indescrivibile» nelle scuole a causa dei protocolli sanitari. (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

Il 75% dei maestri di scuola primaria, così come il 62% degli insegnanti di medie e licei hanno pertanto preso parte allo sciopero. La promessa di Macron era quella di tenere aperte le scuole a ogni costo. (Ticinonews.ch)

Negli ultimi sette giorni sono stati confermati complessivamente 331.775 casi tra gli studenti, ha aggiunto il ministero in un comunicato stampa, con i contagi moltiplicatisi nelle scuole con il diffondersi della variante Omicron (Orizzonte Scuola)

Lo sciopero del 13 gennaio è stato indetto contro le misure per contrastare il coronavirus nelle scuole, ritenute troppo complesse e confuse oltre che oggetto di continui cambiamenti. Una mobilitazione “non contro il virus – spiegano lavoratori e lavoratrici – ma per denunciare la crescente esasperazione nelle scuole”, “condizioni di lavoro che peggiorano” e le “bugie permanenti del ministero dell’Istruzione”. (Radio Onda d'Urto)

Ne abbiamo parlato con Enrico Riboni, nostro collaboratore e corrispondente dalla Francia Ascolta o scarica Lo sciopero generale di giovedì 17 gennaio contro i protocolli anti-covid nelle scuole, introdotti dal Governo francese al rientro dalle vacanze natalizie, ma ritenuti troppo blandi ha ottenuto i primi risultati. (Radio Onda d'Urto)

Chi lavora oggi nella scuola non sta più svolgendo una professione bensì una missione all’insegna di un “si salvi chi può” imposto. Di converso, mi accorgo con stupore che la scuola è diventato uno strumento, uno strumento dimostrativo del Presidente Draghi (UIL Scuola - La voce libera della scuola)

Chi lavora oggi nella scuola non sta più svolgendo una professione bensì una missione all’insegna di un “si salvi chi può” imposto. “La parola chiave è sicurezza – osserva Turi in un webinar organizzato da Orizzonte Scuola -. (Tuttoscuola)