Generali, tutti i perché della mossa furbetta di Caltagirone (esce dal cda)

Startmag Web magazine ECONOMIA

Caltagirone lascia la vice presidenza e il board della Generali dopo 12 anni ai vertici della compagnia assicurativa.

Nella stessa nota del gruppo Generali c’è la netta replica del presidente del gruppo, Gabriele Galateri di Genola: «Esprimo vivo rammarico e sorpresa per la decisione assunta dal cav.

CHE COSA SI DICE IN BORSA DELLE PROVE GENERALI DI CALTAGIRONE CONTRO MEDIOBANCA

Caltagirone esce dal cda di Generali: fatti, rumors e strategie (furbette) del costruttore ed editore romano. (Startmag Web magazine)

Ne parlano anche altri giornali

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, è questo il ragionamento che ha portato Francesco Gaetano Caltagirone a rassegnare le dimissioni dal cda di Generali. A quel punto i due schieramenti si confronteranno provando a convincere la quota più consistente tra le azioni in mano agli investitori istituzionali, che valgono il 34,75% del capitale, e quelli retail, il 22,59% (Nordest Economia)

Cio' significa che, in teoria, nel caso di ulteriori e nuovi acquisti di titoli Generali anche da parte di Caltagirone o di Fondazione Crt i pattisti potrebbero superare il 17,22% di Mediobanca in modo 'silente'. (Borsa Italiana)

L'imprenditore romano, aggiunge il Leone, ha comunicato la propria decisione ieri sera, richiamando un quadro nel quale la sua persona sarebbe 'palesemente osteggiata, impedita dal dare il proprio contributo critico e ad assicurare un controllo adeguato'. (Il Sole 24 ORE)

L’obiettivo dei pattisti dovrebbe essere di superare il 17,2% in mano a Mediobanca (12,8% di propriet, 4,4% in prestito). Le dimissioni di Caltagirone dalla vicepresidenza e dallo stesso consiglio di Generali consentiranno ora all’ingegnere di proseguire gli acquisti di titoli senza dover rivelare ogni sua singola mossa. (GameGurus)

In contrapposizione con la lista del Cda, il Patto starebbe infatti preparando una lista con un proprio candidato ad (e qui da tempo impazza il totonomi), e un piano industriale alternativo. Nell’ultimo episodio il costruttore romano, vicepresidente della compagnia, ha detto addio a Trieste dopo dodici anni lamentando di essere stato «palesemente osteggiato». (Nordest Economia)

In particolare, Delfin detiene una quota del capitale sociale di Generali pari al 6,618%. Le dimissioni di Bardin arrivano in giorni caldi per Generali. (Il Messaggero)