Pagamenti: costa più il contante o il Pos?

I-Dome.com ECONOMIA

Uno studio di Bankitalia ha evidenziato che il costo del Pos non sempre è svantaggioso rispetto al contante, come purtroppo molti esercenti credono. In percentuale del valore della transazione, il costo privato del contante risulta più elevato a causa dei maggiori oneri legati alla sicurezza. Approfondiamo il tema insieme nel seguente articolo. Costa di più il contante o il Pos? Sembra essere la famosa domanda “è nato prima l’uovo o la gallina?”, ma in questi giorni è un tema molto caldo a causa della volontà del governo di mettere un nuovo limite ai pagamenti Pos. (I-Dome.com)

Ne parlano anche altri media

Circa 10 euro ogni 100 di incasso. Costi ai quali va aggiunto il canone mensile del Pos che, di solito, sale al diminuire delle commissioni. (altovicentinonline.it)

Di Barbara Palombi La manovra economica del governo Meloni prevede la possibilità di abolire i pagamenti con il pos inferiori ai 60 euro. Da pochi mesi, per molte attività commerciali tra cui bar, pizzerie e tabaccherie era scattato l’obbligo di accettare qualsiasi tipo di pagamento con carta. (il Resto del Carlino)

Nella sua audizione di ieri però la Banca d'Italia ha citato ulteriori dati, facendo notare come pure la gestione del contante sia onerosa: non solo per le banche (tesi sostenuta da sempre dall'Abi) ma anche per gli stessi esercenti. (ilmessaggero.it)

I dubbi riguardano quindi il rialzo del tetto al contante dal primo gennaio 2023 da mille a cinquemila euro e l’eliminazione delle multe per gli esercenti che non consentono di pagare con il Pos fino a 60 euro. (La Stampa)

Le offerte variano a seconda degli operatori. L'acquisto del dipositivo parte da 29 euro, le commissioni sui pagamenti si attestano tra l'1 e il 2% Pos, quanto costa per i commercianti tra canone e commissioni a cura della redazione Economia (la Repubblica)

La soglia della discordia Gli italiani prediligono ancora i contanti, ma negli ultimi anni il ricorso ai pagamenti elettronici è diventato sempre più comune. Tuttavia, il governo non sembra essere consapevole di quali siano le reali esigenze dei consumatori di oggi. (Lavoce.info)