La Giunta militare ai manifestanti in Myanmar: "Rischiate di morire"

L'HuffPost ESTERI

Tre morti, tra cui Mya Thwe Thwe Khine, una ventenne colpita alla testa da un proiettile diventata simbolo della protesta, e scontri in tutto il paese.

Questo il bilancio dell’ultimo weekend in Myanmar, il più duro da quando i militari hanno conquistato il potere con il colpo di Stato.

In decine di migliaia hanno marciato per le vie delle principali città per protestare contro la giunta che, però, avvertito: perseguire “la via degli scontri” significherà la morte per molti. (L'HuffPost)

Su altri giornali

I manifestanti sono particolarmente numerosi a Rangoon (Yangon), la principale città del Paese, ma sono migliaia anche a Naypyidaw, la capitale, molti dei quali in motocicletta. ecine di migliaia di persone sono scese in piazza stamani in varie città della Birmania per protestare contro il colpo di stato, sfidando la minaccia dei militari di usare 'forza letale' per reprimere ciò che definiscono come 'anarchia'. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Già nei giorni scorsi alcune persone sono state uccise dagli spari della polizia. Duro l’avvertimento della giunta militare sul canale pubblico MRTV: “I manifestanti stanno esortando le persone a intraprendere un percorso in cui perderanno la vita”. (LumsaNews)

'I bambini hanno diritto a una protezione speciale, come sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia, un trattato internazionale sui diritti umani di cui il Myanmar è parte e da cui è vincolato. (Vita)

La giunta militare ha inasprito i toni dopo un weekend di sanguinose violenze, avvertendo i manifestanti che "rischiano la. "I manifestanti stanno esortando le persone, soprattutto gli adolescenti e i giovani, a intraprendere un percorso del confronto, in cui perderanno la vita", ha spiegato la giunta militare (Il Sole 24 ORE)

L’Organizzazione rinnova l’appello a tutti gli interessati, in particolare alle forze di sicurezza, a rispettare i diritti dei manifestanti pacifici e a salvaguardare il benessere di tutti i bambini e i ragazzi. (La Valle Dei Templi)

I generali e le violazioni dei diritti umani. Non finisce qui, naturalmente. I generali “hanno tratto vantaggio dall’allentamento delle sanzioni economiche imposte negli anni Novanta e dall’inizio degli investimenti stranieri nel Paese”. (Altreconomia)