Morto Germano Nicolini, il «Diavolo» della Resistenza in Emilia: aveva 101 anni

Il Messaggero INTERNO

È morto Germano Nicolini, comandante partigiano e protagonista della Resistenza in Emilia.

Dopo la guerra fu accusato dell'omicidio di don Umberto Pessina e solo negli anni Novanta fu completamente scagionato dalla riapertura del processo.

Nel Dopoguerra divenne sindaco di Correggio (Comune che aveva liberato) ma venne arrestato nel '47, accusato per l'omicidio di don Umberto Pessina e poi condannato a 22 anni. (Il Messaggero)

La notizia riportata su altre testate

Nicolini riacquista tutti i diritti, gli viene riconsegnata la Medaglia d'Argento al Valor Militare per il suo impegno nella lotta partigiana contro il nazifascismo. Per quasi mezzo secolo Nicolini grida la sua innocenza e chiede, inascoltato, che lo si aiuti per la revisione del processo. (Adnkronos)

Una nuova Resistenza. Il 25 aprile scorso, in una lunga intervista rilasciata all'Ansa, 'Al Dievel' parlò anche dell'emergenza Covid. aveva detto nel giorno della festa della Liberazione, Germano Nicolini, al secolo il “Comandante Diavolo”. (La Stampa)

Non venne dato il giusto valore alle testimonianze che asserivano che Nicolini giocava a bocce in un paese vicino. Le diverse anomalie che caratterizzarono il processo sono rintracciabili negli atti giudiziari, in gran parte pubblicati nel memoriale di Nicolini Nessuno vuole la verità. (Next Stop Reggio)

Così Diavolo e altri due partigiani, Antonio Prodi, detto Negus, ed Ello Ferretti, Fanfulla, furono scagionati e infine assolti nel processo di revisione celebrato a Perugia. La storia di Germano Nicolini è stata ripresa più volte in ambito musicale. (ReggioSera.it)

Fu catturato a Roma dai tedeschi, ma fuggì dalla prigionia ed entrò nel battaglione Sap della brigata Fratelli Manfredi di cui diventò comandante. Ci ha lasciato a 101 anni (era nato a Fabbrico – Reggio Emilia – il 26 novembre 1919) Germano Nicolini ‘Diavolo’ comandante partigiano del terzo battaglione della 77esima Brigata Sap ‘Fratelli Manfredi’”. (Tuscia Web)

Così Diavolo e altri due partigiani, Antonio Prodi, detto Negus, ed Ello Ferretti, Fanfulla, furono scagionati e infine assolti nel processo di revisione celebrato a Perugia.Lo scorso anno, in una lunga intervista all'Ansa, disse: "Perdonarli? E' morto il "Diavolo". (La Repubblica)