L'accordo con Calenda che destabilizza il Pd locale

La Repubblica INTERNO

Oggi ci sarà la prima disputa vera

Primo incontro per sciogliere i nodi delle candidature nei collegi del Piemonte, quelli uninominali e quelli con il proporzionale.

Il segretario del Pd Paolo Furia è arrivato a Roma ieri nel tardo pomeriggio, ha già avuto dei colloqui preliminari con qualche big del partito, come il ministro al Lavoro Andrea Orlando nel pomeriggio.

(La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

A favore del Centro-Destra, stimato in largo vantaggio da tutti i principali sondaggi, compreso quello condotto da Demos per Repubblica, nei giorni scorsi. La decisione di Carlo Calenda di correre da solo, con il "suo" partito, Azione, non rafforza questa pre-visione (la Repubblica)

Letta da solo si può digerire meglio a sinistra Luciana Castellina incassa con soddisfazione la dipartita politica di Carlo Calenda auto-escluso dalla coalizione con il Partito democratico. (Il Fatto Quotidiano)

Una recente simulazione di YouTrend illustrava giorni fa proprio questo scenario: il Pd senza Azione e +Europa avrebbe perso 16 seggi negli uninominali. Entra in coalizione Calenda e allora non vuole più entrare Sinistra italiana. (ilGiornale.it)

Senz'altro lo scioglimento dell'accordo con il Pd potrebbe far perdere qualcosa dell'elettorato moderato per circa due punti percentuali al centrodestra, anche se rimarrà vincente" Tra l'altro - aggiunge - in caso di accordo tra Renzi e Calenda, in termini di partenza ci potrebbe essere la doppia cifra. (La Sicilia)

Del resto +Europa ha deciso di rispettare il patto firmato con il Pd rompendo la federazione con Azione. La rottura del patto elettorale con il Pd decisa da Carlo Calenda riapre, almeno sulla carta, la partita nei collegi uninominali del Senato e della Camera di Torino e della prima cintura. (La Stampa)

Quando ho fatto io il sindaco c’era voglia di costruire, di mettersi a disposizione, oggi prevalgono gli aspetti identitari e i personalismi». Valentino Castellani, che ha governato Torino all’inizio degli anni ‘90, eletto con la nuova legge maggioritaria, poggiando su una coalizione formato Ulivo ante-litteram , in questi giorni di agosto segue le vicende politiche da Torino e si dice stupito dello strappo di Calenda (La Repubblica)