Piemonte, il Pd supera lo shock: “Ora iniziamo la campagna”

La Repubblica INTERNO

L'effetto dello strappo di Calenda sul Piemonte è doppio.

E il partito di Emma Bonino in Piemonte conta.

Da un lato tutti nel Pd, e non solo, hanno presente che senza quei voti la partita sarà più difficile, anche se c'è l'ancora di + Europa, forza che è rimasta nella coalizione.

Dall'altro lato, però, semplifica la composizione del quadro dei collegi uninominali, lasciando più spazi alle candidature Dem

(La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Pubblicità. Tra l'altro - aggiunge - in caso di accordo tra Renzi e Calenda, in termini di partenza ci potrebbe essere la doppia cifra. (La Sicilia)

La decisione di Carlo Calenda di correre da solo, con il "suo" partito, Azione, non rafforza questa pre-visione Ma il loro esito appare largamente scritto. (la Repubblica)

Luciana Castellina incassa con soddisfazione la dipartita politica di Carlo Calenda auto-escluso dalla coalizione con il Partito democratico. Letta da solo si può digerire meglio a sinistra (Il Fatto Quotidiano)

«Erano altri tempi, difficile un paragone. Valentino Castellani, che ha governato Torino all’inizio degli anni ‘90, eletto con la nuova legge maggioritaria, poggiando su una coalizione formato Ulivo ante-litteram , in questi giorni di agosto segue le vicende politiche da Torino e si dice stupito dello strappo di Calenda (La Repubblica)

Entrano Sinistra italiana e Di Maio e allora esce Calenda ma non la Bonino Entra in coalizione Calenda e allora non vuole più entrare Sinistra italiana. (ilGiornale.it)

La sua Torino Bellissima nel collegio della Camera di Torino 1 ha raccolto complessivamente oltre il 14% con una punta del 20,36% nella prima circoscrizione, Centro Crocetta. Del resto +Europa ha deciso di rispettare il patto firmato con il Pd rompendo la federazione con Azione. (La Stampa)