Tonga, una nuova eruzione del vulcano Hunga spaventa il Pacifico: scomparsa una cittadina britannica – I video

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Australia e Nuova Zelanda hanno deciso di inviare aerei da ricognizione sul Paese insulare per cercare di quantificare i danni.

Sabato 15 gennaio, il vulcano sottomarino ha gettato nel cielo una nuvola di cenere e vapori che ha raggiunto l’altezza di 20 chilometri.

La nuvola che è stata lanciata in atmosfera dal vulcano sottomarino, situato a 65 chilometri a Nord di Nuku’alofa, la capitale di Tonga, aveva un diametro di 260 chilometri

La sua esplosione è stata così forte da essere avvertita anche in Nuova Zelanda, a circa 2.383 chilometri di distanza. (Open)

La notizia riportata su altri media

Perché l’onda d’urto provocata dall’esplosione è arrivata sino a Varese. Dalla distanza del vulcano da Varese di 17’300 km si ricava una velocità dell’onda di circa 1100 km/sec, ovvero all’incirca la velocità del suono (varesenews.it)

Dalla distanza del vulcano da Varese di 17’300 km si ricava una velocità dell’onda di circa 1100 km/sec, ovvero all’incirca la velocità del suono Ecco l’onda d’urto fotografata dal Centro Metereologico Lombardo, di cui potete leggere il post completo cliccando qui. (varesenews.it)

“Questo fenomeno – continuano dal Multirischi – ci induce a riflettere e ci fa comprendere, ad esempio, la complessità dell’atmosfera quando si parla di accuratezza delle previsioni meteorologiche poiché dimostra quanto una piccola o grande, in questo caso, perturbazione possa influenzare il comportamento dell’atmosfera sull’intero globo terrestre”. (Zoom24.it)

Eruzione a Tonga: la più forte in 30 anni, onde anomale anche in Giappone, Nuova Zelanda e Perù Il bilancio dei danni e delle vittime dell’eruzione del vulcano a Tonga resta incerto, per gli esperti è la più forte degli ultimi 30 anni e se fosse avvenuta sulla terraferma gli effetti sarebbero stati “apocalittici”. (Fanpage.it)

Un’altra nave della Marina neozelandese partirà nelle prossime ore. L’Australia ha inviato una nave della Marina da Sydney a Brisbane per prepararsi, se necessario, a una missione di supporto (LaPresse)

I tecnici del Multirischi, diretto da Eugenio Filice, "hanno seguito l’andamento del fenomeno, essendo - continua l'Arpacal - il centro funzionale operativo H24 in ossequio alla normativa nazionale e regionale sull’allertamento meteo-idrogeologico, non registrando successivamente altri eventi. (Il Lametino)