Primo maggio e polemiche: Fedez difende Ddl Zan, attacca la Lega e cita il veronese Zelger

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VeronaSera INTERNO

Le polemiche dopo il concertone del primo maggio non sono così mancate, sostanzanzialmente su due fronti distinti.

Il primo: Fedez vs Rai, con il cantautore che ha accusato il servizio pubblico di volerlo censurare preventivamente e la stessa Rai che ha invece seccamente smentito tale ipotesi.

L'altro fronte aperto è ovviamente quello tra favorevoli e contrari alla proposta di legge Zan.

Avanti con il Disegno di legge Zan per la tutela dei diritti di tutti i cittadini contro ogni discriminazione. (VeronaSera)

Su altri giornali

on avrebbe dovuto fare nomi, né calcare la mano nel suo intervento parlato durante il Concertone del primo maggio e - malgrado le insistenze di Rai 3 - alla fine Fedez ha fatto quello che voleva. (Ticinonline)

Fedez ricorda ancora come "qualcuno come Ostellari ha detto che ci sono altre priorità in questo momento di pandemia rispetto al ddl Zan. Un appello condito dalla citazione di una serie di insulti da parte di esponenti leghisti contro gli omosessuali. (TG La7)

Si può dire che Salvini non gradisce il Ddl Zan? Da qui, la contestazione di un folto numero di artisti, non ultimo Fedez, che in occasione del primo maggio ha riportato le dichiarazioni omofobiche di molti esponenti della Lega, che rendono ancora più urgente l’approvazione del Ddl (Tecnica della Scuola)

Le donne sono infatti le più colpite da episodi di discriminazione, violenza, emarginazione e demansionamento sul lavoro. La legge Zan è una proposta di norma contro l’omotransfobia e la misoginia. (Il Riformista)

L'ex brigatista Francesco Piccioni, condannato all'ergastolo, mai pentito, parla così all'Adnkronos dell'operazione 'Ombre rosse' scattata a Parigi nei confronti di alcuni ex terroristi italiani per cui è stata richiesta l'estradizione dalla Francia. (Yahoo Notizie)

Se non arriveranno le dimissioni, vuol dire che la protezione politica è così potente da consentire loro qualsiasi scempio dell’informazione “Comprendo l’imbarazzo dei vertici Rai nel rapportarsi con un artista come Fedez ma non prendiamoci in giro perché in ogni ambito della dirigenza pubblica italiana c’è un concreto gap generazionale. (L'HuffPost)