Istat: Vibo la provincia dove si vive meno e male

Zoom24.it INTERNO

È stato pubblicato ieri l’aggiornamento annuale, curato dall’Istat, sugli indicatori del Benessere Equo e Sostenibile, più semplicemente Bes, dei territori e che analizzano una serie di 70 indicatori statistici per evidenziare i vantaggi e gli svantaggi territoriali in tutta Italia. L’edizione del 2022 (basata dunque su dati riferiti al 2021) si avvale di sette nuovi indicatori inclusi dal recente adeguamento al framework impiegato a livello nazionale. (Zoom24.it)

Se ne è parlato anche su altri media

“Noi di Caserta Decide vogliamo ribadire il nostro impegno verso l’approvazione di un PUC a consumo di suolo zero e verso un piano di mobilità sostenibile: l’asse ferroviario dismesso rappresenta una grande opportunità per la creazione di un’importante pista ciclabile in una città iper cementificata e carente di ciclovie, che vada da San Clemente al centro storico, pertanto siamo soddisfatti del chiarimento dell’Assessore Maietta. (Caserta Web)

A due anni di distanza, in un nuovo rapporto dell'Istat Misure del Benessere equo e sostenibile dei territori la nostra provincia ha ottenuto il suo riscatto classificandosi 13esima su scala nazionale. (Prima Bergamo)

I suoi spettacoli che portano al cuore delle parole sono una esperienza non soltanto culturale ma emotiva, spirituale Dopo anni di teatro e importanti collaborazioni si dedica alla creazione e produzione dei propri spettacoli. (MI-LORENTEGGIO.COM – LE ULTIME NOTIZIE DI CRONACA, POLITICA, ANNUNCI, SPORT, FOTO E VIDEO DI MILANO E LA LOMBARDIA)

Un anno dopo la stessa Istat, nel report Misure del Benessere equo e sostenibile dei territori, racconta di una rimonta significativa della Bergamasca, che nello stesso indicatore nel 2021 recupera quasi completamente i circa 4 anni di speranza di vita persi nella rilevazione precedente: ora si posiziona al 13esimo posto, con un'età media di 81,1 anni, contro i 77 ai quali si arrestava il dato 2020. (BergamoNews.it)

Secondo il Rapporto sul Benessere equo e sostenibile dei territori appena pubblicato dall'Istat, le province italiane più penalizzate sono Caltanissetta (tasso di occupazione al 40,8%), Napoli (41,0%), Crotone (41,2%) e Catania (42,5%). (RagusaNews)

Sull'occupazione il divario tra Nord e Sud si riduce, anche se resta ampio. Il tasso di occupazione in media tra i 20 e i 64 anni nel 2021 è salito di 0,8 punti al 62,7%, ma se le province del Nord colpite dalla pandemia restano ancora al di sotto dei livelli del 2019, nel Sud la maggior parte delle province ha recuperato il terreno perduto. (Sky Tg24 )