Fmi promuove l'Italia (+5,8%). Ma le forniture preoccupano

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Le stime potrebbero però peggiorare se il surriscaldamento fosse persistente e non venissero risolti i problemi alle catene di approvvigionamento.

E una ancora più netta divaricazione fra le nazioni più sviluppate e quelle emergenti è stata creata dai vaccini

Spesso poco tenero con l'Italia in passato, il Fondo monetario internazionale vede ora invece nel nostro Paese i segnali di una robusta ripresa post-Covid. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

Resta invece invariata la crescita per il 2022, 4,2%. Debito pubblico. Spiega l’Ansa che il Fmi prevede anche che il debito pubblico italiano calerà nel 2021 al 154,8% del pil rispetto al 155,8% del 2020 (TIMgate)

Più in dettaglio, il debito pubblico ha raggiunto un livello di 88mila miliardi di dollari, avvicinandosi al 100% del PIL mondiale, ma dovrebbe tornare a scendere nel 2021 e 2022, grazie alla crescita più forte, attestandosi al 97% del PIL. (ilmessaggero.it)

“Rispetto alla nostra previsione di luglio, la proiezione di crescita globale per il 2021 è stata rivista marginalmente al 5,9% [un decimale in meno, Ndr. Secondo le previsioni di medio termine del nuovo World economic outlook del Fmi saranno solo le economie avanzate ad aver recuperato il trend di crescita pre-Covid nel 2024, superandolo dello 0,9%. (Wall Street Italia)

LA CORSA DEL DEBITO PUBBLICO Loading. Il debito pubblico: alto e per lungo tempo. Dopo il balzo del 2020, il debito pubblico in rapporto al Pil si è stabilizzato nel 2021, grazie soprattutto alla ripresa economica. (Il Sole 24 ORE)

Ora bisogna attendere quali reazioni provocherà il monito del Fondo ai paesi che, come l’Italia, intendono accorciare l’età pensionabile Il Fmi mette nel mirino il nostro sistema delle pensioni mentre in Italia si ragiona sul dopo Quota 100 in scadenza a breve. (Consumatore.com)

Per la Germania, l’Fmi prevede ora una crescita del Pil del 3,1% quest’anno e del 4,6% nel 2022 Nel suo World Economic Outlook per l’Italia stima una crescita del 5,8% nel 2021, seguita da un +4,2% nel 2022. (Il Fatto Quotidiano)