Poliziotto a testa in giù, video rimosso grazie al Dipartimento

Grazie al tempestivo intervento del Dipartimento, è stato posto un primo rimedio a questo orrore in cui, oltre tutto, era coinvolto anche un minorenne.

Ora aspettiamo che gli altri social facciano lo stesso, nel rispetto della legalità e del decoro, oltre che della memoria di tanti servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’espletamento del dovere, e delle loro famiglie.

Ci sono limiti invalicabili, anche in campo ‘artistico’, e minacciare di morte chi porta la divisa e con esso lo Stato, affermando una presunta capacità di prevaricarlo con la violenza, certamente lo è”

Ma, soprattutto, ci auguriamo che conseguenze anche più severe possano interessare chi si è reso responsabile di questa trovata oscena. (infodifesa.it)

Su altre fonti

Il capo della polizia: "Non posso che essere contento della conferma". E’ contento della conferma della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese? Però è innegabile che, nello specifico, non posso non parlare di una persona con cui ho un rapporto assolutamente positivo e costruttivo. (LaPresse)

Ma, soprattutto, ci auguriamo che conseguenze anche più severe possano interessare chi si è reso responsabile di questa trovata oscena. “E’ stato rimosso da Youtube il vergognoso video in cui compariva un poliziotto appeso a testa in giù. (infodifesa.it)

Il singolo intitolato “Audi”, come il marchio della nota casa automobilistica, è un vero e proprio inno contro la Polizia di Stato, tant’è che per l’intera durata del video appare un poliziotto appeso a testa in giù, morto. (ilGiornale.it)

«Il confine tra la violenza e la libera espressione artistica, è stato ampiamente superato nel video del rapper cosiddetto ‘Fuma’. «Nel video appare anche un bimbo piccolo. (infodifesa.it)

Perché il nome della casa automobilistica non solo è il titolo del brano, ma è anche ricorrente nel testo, e inoltre il rapper protagonista del video sfoggia i simboli del marchio”. Il livello della violenza di ogni tipo che si manifesta quotidianamente contro le forze dell’ordine, dalle piazze alla rete, non è più sopportabile. (Corriere Quotidiano)

Il livello della violenza di ogni tipo che si manifesta quotidianamente contro le forze dell’ordine, dalle piazze alla rete, non è più sopportabile. Perché il nome della casa automobilistica non solo è il titolo del brano, ma è anche ricorrente nel testo, e inoltre il rapper protagonista del video sfoggia i simboli del marchio”. (Nordest24.it)