Parco Archeologico di Pompei: il rinvenimento degli arredi della Domus del "Larario" nella Regio V

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In quest’area, con accesso dal vicolo di Lucrezio Frontone, nel 2018 emerse un lussuoso larario riccamente decorato

La vita immobile di Pompei che riaffiora alla luce: ultimi istanti di vita fotografati negli arredi sconquassati dall’eruzione del 79 d.C.

Parco archeologico di Pompei: il rinvenimento degli arredi della Domus del “Larario” nella Regio V.

Piccoli ambienti arredati rinvenuti attorno al sontuoso larario con raffigurato un ”giardino incantato”, già scavato nel 2018 nel corso di interventi di manutenzione dei fronti di scavo. (Positanonews)

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«Una realtà diffusa e poco raccontata», dice il direttore Zuchtriegel. E’ una casa del ceto medio, 5 piccole stanze più bagno e cucina affacciate però su uno splendido giardino dipinto l’ultima sorpresa di Pompei che l'ANSA visita in anteprima. (Gazzetta di Parma)

Si tratta di un ambiente adibito al culto, che presentava su una parete una nicchia sacra ai "Lari", numi tutelari della casa e al di sotto due grandi serpenti "agatodemoni" (demone buono), simbolo di prosperità e buon auspicio. (Tiscali Notizie)

Ma anche oggetti meno documentati come un prezioso bruciaprofumi decorato, e il gruppo unico di sette tavolette cerate raccolte da un cordino, di cui è stato possibile realizzare un calco. La vita immobile di Pompei che riaffiora alla luce: ultimi istanti di vita fotografati negli arredi sconquassati dall'eruzione del 79 d. (Il Vescovado Costa di Amalfi)

Ancora di più, forse, con questo squarcio su una quotidianità più modesta eppure a tratti incredibilmente attuale Il Grande Progetto. Siamo nella Regio V, in quel cuneo di terreno nel quale sono stati fatti negli anni passati gli scavi del Grande Progetto , resi necessari dalla messa in sicurezza del sito patrimonio dell’Umanità. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

E' l'ultima meraviglia di Pompei, dagli scavi in corso nella casa del Larario, all'interno della nuova area di esplorazione e messa in sicurezza del sito (La Repubblica)

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev Si tratta di un armadio rimasto chiuso per duemila anni con tutto il suo corredo di stoviglie appartenente a una famiglia del ceto medio. (Liberoquotidiano.it)