Elezioni, il vero pericolo potrebbe non essere l’estrema destra

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Così come improbabile non è che la coalizione di centrosinistra, facendo leva sul “voto utile” anti-destra, possa attestarsi al 35%.

In una tale situazione è del tutto improbabile che il Pd rifiuterebbe l’occasione di essere ancora al governo.

Ma allora, esiste per gli elettori della sinistra progressista un modo per evitare sia il rischio “destra estrema” che il rischio “rimpasto Draghi”?

Questo sarebbe un vero “voto utile”

Ma, visto dalla sinistra progressista, è veramente questo l’unico pericolo di queste elezioni?

(Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

In nessuna democrazia occidentale viene consentito a due dei quattro leader politici di decidere il formato dei confronti» Che respinge ogni accusa del centrosinistra di volersi alleare con la coalizione di centrodestra in seguito alle elezioni: «Noi non voteremo la fiducia a un governo Meloni, punto. (Open)

C’è però da considerare che gli esperti di sistemi elettorali e diversi enti indipendenti immaginano difficilmente la cosiddetta coalizione Ursula Ma cosa vuol dire coalizione Ursula e che cosa si sta prospettando in seguito elezioni il 25 settembre 2022? (Money.it)

Ogni voto in meno a Letta e alla Meloni in fondo è un voto ad una diversa idea dell’Italia Venendo alla politica, la domanda vera è se esista attualmente lo spazio per un polo liberal democratico nel nostro Paese. (tviweb)

Parola di Carlo Calenda, che intervistato dal Corriere della Sera delinea uno scenario inquietante, soprattutto per Giorgia Meloni e il centrodestra. Semplicemente molti collegi saranno vinti dalla destra, altri da noi o dal Pd, ma il vero terreno di confronto è sul proporzionale, in particolare al Senato". (Liberoquotidiano.it)

«Comunque vada il voto, dopo tutte le accuse di allarmi democratici da destra e da sinistra, l’Italia precipiterà nel caos e nessuna delle attuali coalizioni rimarrà in piedi. Del resto 5 Stelle e Meloni hanno molte cose in comune, guidano la protesta contro i rigassificatori, propongono di nazionalizzare tutto» (Corriere della Sera)

Ma torniamo all'inizio, e cioè al rafforzamento della mediazione "endoprocessuale" propugnato dal Terzo Polo calendian-renziano (il loro programma prevede altre belle trovate, e le vedremo una per una nei prossimi giorni). (Liberoquotidiano.it)