Il caso Pegasus

ISPIonline ESTERI

In linea di principio, spetta al garante ungherese per la protezione dei dati verificare se sono avvenute violazioni ai danni di giornalisti, politici e privati cittadini, “ma ovviamente stiamo seguendo il caso da vicino” ha detto un funzionario europeo.

Il presunto coinvolgimento dell’Ungheria nello scandalo Pegasus riaccende le polemiche nel rapporto – già burrascoso – tra Bruxelles e Budapest.

Il commento. (ISPIonline)

La notizia riportata su altri media

Pegasus, un malware venduto da un'azienda israeliana, è stato usato per spiare decine di migliaia di persone in tutto il mondo, inclusi 180 giornalisti. — Sushant Singh (@SushantSin) July 19, 2021. In India Pegaus è stato usato contro una donna che aveva accusato pubblicamente l’ex capo della corte suprema di avance sessuali (Lega Nerd)

L’attacco attraverso Pegasus viene avviato mediante un’esca, ovvero l’intrusione, nel caso degli smartphone, tramite una videochiamata (prevalentemente su WhatsApp) in cui non serve che la vittima risponda. (Cyber Security 360)

Nella Ue – ha aggiunto la presidente – c’è la libertà di stampa ed è uno dei valori fondamentali dell’Unione europea e sarebbe assolutamente inaccettabile se fosse così”. “Sarebbe contro qualsiasi regola. (LA NOTIZIA)

Nel listone di Pegasus perfino capi di stato e di governo, membri di famiglie reali arabe e dirigenti d’azienda. Il tabloid inglese The Guardian sostiene che tra i governi che avrebbero utilizzato lo spyware Pegasus ci sarebbe quello dell’Ungheria, nonostante la secca smentita di Viktor Orban. (Computer Magazine)

Ma era almeno da sei anni che le agenzie di intelligence messicane si dedicavano a spiare decine di migliaia di cittadini. Lo scandalo è esploso a metà giugno del 2017. (la Repubblica)

Tra loro i membri della famiglia reale saudita, 65 dirigenti di azienda, 85 attivisti per i diritti umani, 189 giornalisti e oltre 600 politici e funzionari governativi. Spyware Pegasus, cosa sono e come funzionano. (MobileWorld)