Reddito di cittadinanza ai boss mafiosi, l'imbarazzo di Di Maio: denunciate 145 persone a Palermo

Liberoquotidiano.it INTERNO

20 febbraio 2021 a. a. a. Il reddito di cittadinanza, tanto voluto e cavalcato dal Movimento 5 stelle e da Luigi Di Maio, finisce anche nelle tasche dei boss.

I finanzieri del comando provinciale di Palermo, infatti, hanno individuato ben 145 persone con precedenti condanne per mafia che percepivano il sussidio grillino pur non avendone alcun diritto.

Per questa ragione sono state denunciate con l'accusa di dichiarazioni mendaci volte all'ottenimento del reddito di cittadinanza e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

La guardia di finanza ha quantificato in circa un milione e 200 mila euro le somme percepite a partire dal 2019 Una beffa scoperta grazie alle rete incrociata di controlli predisposta dalla guardia di finanza in collaborazione con l’Inps. (BlogSicilia.it)

(LaPresse) – “Un possibile impatto addizionale del Pnrr sul Pil, misurato in termini di scostamenti percentuali rispetto a uno scenario base caratterizzato dall’assenza di adozione del PNRR: sarebbe pari a 2,5 punti nel 2025 e a 3,0 punti nel 2026”. (LaPresse)

Lavoro, Di Piazza: Rdc criticato ma ha diminuito povertà. La Guardia di Finanza ha quantificato in circa un milione e 200 mila euro le somme percepite a partire dal 2019. (Il Sole 24 ORE)

Da dicembre 2013 il sindaco di Troina vive sotto scorta: «Avevo chiesto in prefettura che venisse omesso il mittente nell’informativa antimafia, ma il nome del sindaco appariva in bella vista e quelli sono balzati dalla sedia». (Vita)

Di fronte a casi del genere, mi dispiace dirlo, credo ci vada di mezzo anche la credibilità delle istituzioni" 145 persone sono tante. (PalermoToday)

Questi i reati individuati a carico degli indagati o dei loro famigliari: associazione mafiosa, tentato omicidio, estorsione, rapina, favoreggiamento, trasferimento fraudolento di beni, detenzione di armi, traffico di sostanze stupefacenti, illecita concorrenza con minaccia o violenza, scambio elettorale politico-mafioso. (Today.it)