Cartelle esattoriali da pagare, ecco chi può ottenere nuove dilazioni o il ricalcolo del debito

Il Messaggero Veneto ECONOMIA

Le somme condonabili. Novità positive, rispetto alla situazione pre-pandemia, anche per chi doveva far fronte a cartelle di importo inferiore ai 5 mila euro per debiti relativi agli esercizi fiscali fino al 2010.

«Questo – rimarca il commercialista udinese Diego Cominotto – va fatto prima di effettuare i versamenti già previsti, perché non si può chiedere la restituzione di quanto sia stato già pagato, anche se si tratta di somme condonabili»

È stato inoltre alzato a 100 mila euro (da 60 mila) il l’importo massimo del debito che può essere diluito senza dover provare le proprie condizioni di difficoltà economica. (Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altri media

Poi un'altra frecciatina, questa volta per gli alleati: "Conto che sul taglio delle tasse e sulle cartelle esattoriali tutto il centrodestra sia unito" A partire dal primo settembre saranno inviate solo quattro milioni di cartelle, che inoltre verranno spalmate negli ultimi quattro mesi dell'anno. (Fanpage.it)

Da marzo 2020 ad agosto 2021, infatti, i vari decreti hanno consentito di “saltare” il versamento di ben 18 rate mensili. Il tappo è lì dall’8 marzo 2020: a metterlo fu il decreto Cura Italia, congelando tutti i termini di versamento di pagamenti legati a cartelle di pagamento, avvisi di accertamento e di addebito. (Il Messaggero Veneto)

Se così fosse, l’ente pubblico sospenderebbe il pagamento per una cifra pari al debito scaduto, in attesa di una comunicazione di pignoramento presso terzi. Significa che non subirà alcuna attività di recupero prima di inizio ottobre. (Giornale di Puglia)

Per la società di riscossione è pronto un contratto della durata di cinque anni Dai tributi minori, secondo delle recenti stime, ci sono da incassare 2 milioni di euro per Cosap, imposta sulle pubbliche affissioni e sulla pubblicità. (la Città di Salerno)

Ancora una volta senza guardare a recuperare imposte e tasse nei grandi patrimoni – aggiunge – serve una nuova rottamazione con un piano di rientro cadenzato con rate non oltre il quinto del reddito – conclude Finocchiaro – e poi ripartire con il corrente dal 2022 alla verifica di una ripresa duratura” Intanto il fisco non cancella il prescritto – ha detto il presidente della Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro – la classe politica è silente, esce fuori di tanto in tanto per pura propaganda, ma il rischio vero è quello di fare “morire” le aziende che invece vogliono riprenderà la loro attività con entusiasmo. (Secolo Trentino)

E punta molto sulla compliance vale a dire l’invito al cittadino a mettersi in regola. Il fisco è diventato una macchina che va a pieno regime. (iLoveTrading)