Coronavirus in Lombardia, Fontana: “Picco di contagi per aumento dei tamponi, siamo ancora in linea”

Milano Fanpage.it INTERNO

Il numero tamponi effettuati in Lombardia è pari a 87.713, in aumento di 6.047 unità.

Quindi direi che siamo ancora in linea", ha spiegato Fontana a Mattino Cinque, rispondendo a una domanda sull'impennata di casi positivi, assumendo quindi una linea più tranquillizzante rispetto alle dichiarazioni di ieri.

Si era detto preoccupato per l'impennata del dato dei contagiati da coronavirus rilevato in Lombardia nel bollettino di ieri, giovedì 26 marzo. (Milano Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Se poi dall’Istituto Superiore di Sanità dovessero arrivare nuove indicazioni io sono assolutamente pronto, ovviamente alla condizione che ci diano quanto necessario per fare uno screening di massa. Sono 2.500 i nuovi casi di contagio in Lombardia nelle ultime 24 ore: il dato, reso noto dal Governatore Attilio Fontana durante la quotidiana conferenza stampa, non è certo di quelli che fanno sorridere. (CremaOggi.it)

Quindi, ha concluso Fontana, «direi che siamo ancora in linea» con i numeri dei giorni scorsi. «Noi abbiamo una necessità spasmodica di mascherine – ha detto Fontana – è la cosa di cui si lamentano giustamente tutti. (Open)

Se a livello regionale ci fosse stata la stessa collaborazione instaurata a livello nazionale, avremmo potuto dare il nostro apporto per fronteggiare questa grave situazione. In determinate regioni sono state definite delle zone rosse in accordo con il Governo. (LA NOTIZIA)

Spazio poi al nodo tamponi: “Ci sono speculazioni vergognose. Noi ci siamo attenuti alle indicazioni delle istituzioni scientifiche che ci dicono di fare tamponi solo ai sintomatici. (Bergamo & Sport)

10.09 – Senato, al via l’informativa del premier Conte. Al via nell’Aula del Senato l’informativa urgente del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sull’emergenza coronavirus. 19.22 – Italia rifiuta bozza della conclusioni del Consiglio Ue. (Il Fatto Quotidiano)

Sono 27 i ricoveri giornalieri in terapia intensiva, mentre sono 655 gli accessi nei reparti normali. «È un dato molto forte, ma potrebbero essere i molti tamponi in più che sono stati fatti», ha detto Gallera. (Lettera43)