Covid in Veneto, barricate in consiglio regionale dopo l'inchiesta di Report

VeronaSera INTERNO

L'inchiesta si è occupata della cosiddetta «seconda ondata» e cioè l'aumento di contagi e ricoveri legati al coronavirus avvenuto nel territorio veneto durante lo scorso autunno.

Non siede in consiglio regionale, ma si unisce alle critiche a Zaia anche +Europa

Ma ieri era giorno di consiglio regionale e la seduta è iniziata con un forte contestazione dei consiglieri di minoranza, i quali chiedevano la presenza in aula del presidente della Regione Veneto Luca Zaia (VeronaSera)

Ne parlano anche altre fonti

La verità è una sola: Zaia ha voluto tenere a tutti i costi il Veneto in zona gialla per tutelare il suo elettorato di riferimento fatto di ristoratori e bar. Siamo garantisti e dal punto di vista giuridico aspettiamo con fiducia l’esito dell’indagine della magistratura,. (TrevisoToday)

"Da una decina di giorni si sta scendendo bene, c'è una fase anche un po' lenta ma graduale e solida. In questo momento abbiamo almeno 72mila posti liberi (Adnkronos)

Dei test rapidi, quelli di prima generazione (immunocromatografici lateral flow) e di seconda (a lettura immunofluorescente) hanno risultati più bassi. Intende verificare se le percentuali di errore indicate dalle case farmaceutiche siano credibili o se invece la campagna su vasta scala con i test rapidi lanciata dalla Regione Veneto (ma non solo) fosse viziata da limiti legati alla capacità di accertamento degli infetti. (Il Fatto Quotidiano)

«Siamo stanchi di leggere di accuse senza uno straccio di prova. Il consigliere Silvia Rizzotto interviene così sulla polemica legata al servizio televisivo Report e alle accuse del Partito Democratico alla gestione della pandemia in Veneto (TrevisoToday)

Prosegue ormai da giorni la discesa della pressione negli ospedali: sono 1.508 i malati Covid ricoverati (-38), dei quali 1.301 (-27) nei normali reparti ospedalieri, e 207 (-11) nelle terapie intensive. (ilgazzettino.it)

Mortalità in caduta libera tra gli over 80 vaccinati, per questo il Veneto vuole fare in fretta e mettere in sicurezza anche i 50enni. “I sessantenni oggi hanno una responsabilità, vaccinarsi il prima possibile per permettere alla classe dei 50enni di farlo (RovigoOggi.it)