Kazakhstan, dopo la purga aiuti diretti ai redditi più bassi

Il Sole 24 ORE ESTERI

Rivolgendosi in video-collegamento al Majilis, il Parlamento kazako, il presidente Kassym-Jomart Tokajev ha voluto mostrarsi pronto a raccogliere la lezione di questi giorni.

Ascolta la versione audio dell'articolo. 3' di lettura. Lo ha chiamato “elbasy”, leader della nazione, facendo pubblicamente riferimento a lui per la prima volta in questa settimana che ha scosso il Kazakhstan.

Confermando che l’era di Nursultan Nazarbajev, il primo presidente del Paese, è davvero finita. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il ritiro della missione CSTO è già cominciato. Il ministero della Difesa bielorusso ha comunicato la fine della missione dell'esercito bielorusso in Kazakistan (Difesa Online)

E’ la crisi più grave nei trent’anni di storia dell’indipendenza che il Paese ha festeggiato proprio a dicembre 2021. Partita dal malcontento popolare per l’aumento del prezzo del GPL, subito accontentato dalle concessioni del presidente Tokayev, ma che successivamente è apparso strumentalizzato al fine di fomentare tensioni all’interno del Paese. (Gente e Territorio)

L’anonima fonte riferisce che non fornendo alcuna prova, il racconto americano«si apre alle accuse russe di fabbricare prove». Secondo RT, l’accusa è partita per la prima volta dal ministero della Difesa ucraino. (RENOVATIO 21)

https://it.sputniknews.com/20220114/kazakistan-la-manina-turca-14611699.html. Kazakistan, la manina turca. Kazakistan, la manina turca. Dietro alle proteste e i violenti disordini le manovre dell’ex presidente Nursultan Nazarbayev, buon amico di Erdogan, deciso a riprendersi il potere lasciato. (Sputnik Italia)

Il rischio era particolarmente alto, dato che il Comitato di sicurezza nazionale del Kazakistan, un’agenzia chiave per l’antiterrorismo, non è riuscito a identificare in tempo una minaccia critica per la sicurezza nazionale. (l'Opinione Pubblica)

“È possibile che alcuni di questi gruppi violenti fossero vicini all’ex presidente Nazarbayev”, ha così affidato ai media OpenDemocracy il difensore dei diritti umani Evgueni Jovtis. Il capo del servizio di sicurezza locale, un lealista di Nazarbayev, è stato licenziato e accusato di alto tradimento. (oggiurnal)