11 settembre, il documento segreto dell'Fbi. "Sugli attentati l'ombra dell'Arabia Saudita"

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Non solo, Kreindler parla con una certa sicurezza di telefonate intercorse tra diplomatici dell'Arabia Saudita e miliziani di Al Qaeda nei giorni precedenti all'11 settembre

Il primo ad accogliere con una certa soddisfazione la svolta è uno degli avvocati dei parenti delle vittime, Jim Kreindler.

Il rapporto è il primo documento investigativo ad essere divulgato da quando il presidente Biden ha ordinato una revisione e declassificazione di materiali che per anni sono rimasti segreti. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altre testate

Washington – Attacco dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle, il Federal Bureau of Investigation (Fbi) americano ha divulgato – in linea con l’ordine esecutivo del presidente Joe Biden – il primo di una serie di documenti relativi all’ inchiesta sugli attentati terroristici e sul sospetto appoggio saudita ai dirottatori. (Il Faro online)

Ma il governo saudita nega ogni responsabilità del genere I familiari cercano da tempo delle prove per poter fare causa a Riad per complicità nell'attacco. (ilmessaggero.it)

L’Fbi inizia a pubblicare i documenti segreti delle indagini sull’11 settembre, che confermano i sospetti riguardo l’Arabia Saudita, ma a Kristen Breitweiser non basta: «Bisogna rivelare tutto, anche sul ruolo di Iran, Emirati Arabi Uniti, Sudan, Pakistan e Qatar. (La Stampa)

Ma nel mondo neoliberale di cui Mario Draghi è il massimo esponente internazionale, le scelte politiche devono essere occultate e trasformate in fenomeni naturali. L’economia è una fatto naturale, allo stesso modo la perdita del potere d’acquisto delle famiglie italiane, l’impoverimento e la disoccupazione sono come delle disgrazie metereologiche. (L'AntiDiplomatico)

Ha senso, ad esempio, chiedere ai russi di scegliere tra la democrazia occidentale, il loro attuale sistema di governo o quello che avevano sotto i sovietici? Questo può essere visto nelle risposte a un'altra domanda posta da Levada, riguardo al sistema economico preferito dai russi. (L'AntiDiplomatico)

PII aveva contatti con due sauditi, il «gregario" Omar al-Bayoumi e Fahad al-Thumairy, ritenuti due degli uomini che hanno offerto «significativo supporto logistico» ad alcuni dei dirottatori. Si trattava di Nawaf al-Hazmi e Khalid al-Mihdhar,, ambedue a bordo del volo 77 che si è schiantato sul Pentagono. (Gazzetta del Sud)