La valutazione agile, guida per rendere più produttivo lo smart working

La Stampa ECONOMIA

La ricerca intende dimostrare come la valutazione agile sarà sempre più il futuro orientativo del mondo del lavoro.

Vengono presentati e analizzati i processi di employer branding e talent management, in modo che si possa avere una compiuta valutazione rispetto al valore effettivo del ricorso allo smart working.

Questa una delle tesi di fondo contenuta in «La valutazione agile- Le soft skill dello smart working», volume curato da Demetrio Macheda per il Centro Universitario Editore. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nella parte conclusiva della risposta si legge tuttavia l’impegno del Governo di voler riformulare l’attuale disciplina del lavoro agile e di promuoverne la diffusione. (Osservatorio Malattie Rare)

Primo: che questo impiego della prestazione da remoto amplifichi una sorta di quantum cottimizzabile su benchmark. In tal senso reperiamo leading/case nel Verbale Accordo su Smart Working, in ottemperanza ai cardini della Responsable Care del CCNL Chimici. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Marco Miceli). • “SMART WORKING E SICUREZZA DEL KNOW HOW AZIENDALE: Profili Teorici e Soluzioni Applicative per le aziende dell’alta tecnologia”. (Intervento: ing. Carlomagno Simotti). • “NORMATIVA APPLICABILE E CONTRATTUALISTICA: checklist di compliance e informativa in materia di smart working”. (Key4biz)

L'efficienza al lavoro migliora con livelli contenuti di smart working, ma diminuisce con uno smart working eccessivo, il che implica l'esistenza di uno sweet-spot in cui l'efficienza e quindi la produttivita' e' massimizzata a livelli intermedi', ha spiegato Andrea Toselli, presidente e Ad di PwC Italia. (Borsa Italiana)

LUCI. L’illuminzione può decretare la fortuna o la rovina di uno studio, ma non temete: esiste una combinazione di luci che funziona sempre. Può essere un lampadario a sospensione, una plafoniera o una serie di faretti; l’importante è che il risultato sia quello di illuminare l’ambiente in generale. (Agora News)

Per il 62%, poi, il drastico crollo del sex appeal dovuto ad un look monopolizzato da pigiami, vestaglie, tute e yoga pants, l'addio al make up e il non sentirsi provocanti ha contribuito a spegnere la libido femminile. (Tuttosport)