Strage di cvili in Etiopia: il video shock della BBC

Corriere del Ticino ESTERI

La BBC Africa Eye non esclude che la strage possa risalire al mese di gennaio e spiega di avere ottenuto i video all’inizio di marzo, quando gli stessi sono apparsi anche sui social.

Questa stessa fonte ha detto che gli uomini sono stati uccisi a gennaio

L’emittente pubblica oggi uno dei video shock della strage, in cui almeno 15 uomini vengono uccisi a sangue freddo dai militari nella zona del Tigray. (Corriere del Ticino)

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Il Governo del premier Abiy Ahmed (insignito del Nobel per la Pace nel 2019) respinge le accuse. Il conflitto che in Etiopia oppone da mesi i militari governativi sostenuti pure da forze dell’Eritrea e i ribelli del Tigré rischia di eternizzarsi perpetuando le atrocità della guerra. (RSI.ch Informazione)

Al quotidiano britannico Guardian, Jan Nyssen, docente di Geografia che ha coordinato la ricerca, ha dichiarato: “Abbiamo realizzato un archivio di guerra. La lista che gli esperti hanno compilato, secondo Nyssen, “serve a dimostrare la vastità di quello che è accaduto. (Zazoom Blog)

Il filmato pubblicato sul sito dell'emittente mostra un gruppo di soldati - tra i quali c'è anche almeno una donna - mentre sparano a civili disarmati e gettano i loro cadaveri in un dirupo. Questa stessa fonte ha detto che gli uomini sono stati uccisi a gennaio (laRegione)

I ricercatori tuttavia, nell’archivio, non hanno indicato i possibili responsabili accanto ai nomi delle vittime perche’ le informazioni ottenute “sono comunque troppo frammentate”. – Nel conflitto del Tigray, scoppiato a novembre nel nord dell’Etiopia, e’ stata confermata l’identita’ di almeno 1.900 persone, uccise in 150 “massacri” dagli eserciti e dalle milizie coinvolte. (ilMetropolitano.it)

Tempo di lettura stimato: 2 minuti. A Mahbere Dego, nel Tigray, le truppe etiopi avrebbero commesso esecuzioni extragiudiziali. La Bbc ha confermato che il massacro è avvenuto vicino alla città di Mahbere Dego dove l’esercito etiope stava combattendo le forze del Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf). (Rivista Africa)

I ricercatori tuttavia, nell’archivio, non hanno indicato i possibili responsabili accanto ai nomi delle vittime perché le informazioni ottenute “sono comunque troppo frammentate”. Le violenze hanno generato una crisi umanitaria con milioni di persone private di servizi essenziali come cibo, riparo e cure mediche (Dire)