Rincari di luce e gas, ma anche di metano e benzina: quanto si paga in più a Ravenna?

RavennaToday ECONOMIA

Ravenna è tra le città con i rincari relativi a luce e gas più alti.

Rincari di luce e gas: le città più colpite. A guidare la classifica della città peggiori è Verona con un aumento del 37,5% rispetto a ottobre 2020, il 39,4% in più della media italiana.

L'inflazione è decollata per colpa dei beni energetici, senza i quali a ottobre scenderebbe dal 3% all'1,1%.

L'Emilia-Romagna è quinta con un +29,4%, mentre le regioni più risparmiose sono la Sardegna (+18,1%), Sicilia (+21%) e Lazio (+23,7%)

L'Unione Nazionale Consumatori ha condotto uno studio stilando la classifica completa delle città con i maggiori rincari per quanto riguarda luce, gas e per le spese di trasporto dei mezzi privati (benzina, gasolio, pneumatici…), elaborando i dati Istat dell'inflazione di ottobre. (RavennaToday)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Al secondo posto Gorizia, +15,3 per cento, e al terzo Trieste con +15,1 per cento. Considerando le regioni a vincere questa non gratificante classifica è il Friuli-Venezia Giulia con un +14,4 per cento (Prima Treviso)

I rincari della bolletta luce e gas variano da Nord a Sud e nelle stesse aree geografiche: i prezzi sono diversi e le disparità tra le varie città italiane sono talvolta notevoli. Stangata bollette luce e gas: le città italiane che pagheranno di più. (LettoQuotidiano)

Anche i prezzi dei trasporti hanno preso il volo, +8,7%, con una stangata media a famiglia pari a 301 euro. La provincia di Forlì-Cesena tra le province con i rincari relativi a luce e gas più alti. (ForlìToday)

Lodi ai vertici nazionali per i maggiori aumenti sulle utenze luce e gas, mentre è sotto la media per i costi del carburante, anche se di poco. Sul podio nazionale ci sono Verona con +37,5 per cento, Bologna con +36,4 per cento e Forlì e Cesena con +34,5 per cento. (Il Cittadino)

Rispetto all’aumento del 37,5% di Verona contrasta infatti, dopo Cagliari, il 18,6% di Sassari e il 19% di Catania. Inflazione decollata proprio per via dei beni energetici, «senza i quali – sottolinea l’associazione – a ottobre scenderebbe dal 3% all’1,1%». (Corriere Romagna)

L'Unione Nazionale Consumatori ha condotto uno studio stilando la classifica completa delle città con i maggiori rincari per quanto riguarda luce, gas e per le spese di trasporto dei mezzi privati (benzina, gasolio, pneumatici…), elaborando i dati Istat dell'inflazione di ottobre. (AnconaToday)