Libia, “2mila combattenti siriani mandati dalla Turchia a Tripoli”

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Altri combattenti che fanno parte della Legione islamista Sham, scrive ancora il Guardian, starebbero per essere trasferiti in Libia.

Alcuni sono già stati dispiegati in Libia, mentre altri sono ancora impegnati nell’addestramento in una struttura militare nel sud della Turchia.

Arrivi che, sul fronte di Haftar, spingono il presidente del Parlamento di Tobruk, Aguila Saleh, a chiedere ai Paesi arabi di contrastare “l’invasione turca della Libia”. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

«Se Haftar continua così, la conferenza di Berlino non avrà senso», ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, dopo che il generale libico ha lasciato Mosca senza firmare l'accordo. Nel lasciare Mosca, però, il maresciallo non avrebbe comunicato se e quando riprenderà i colloqui per la firma di una tregua. (Il Messaggero)

Benché legittimato dall’Onu, il governo non è riconosciuto in tutta la Libia, in particolare nella Cirenaica che risponde ad Haftar. Nel 2015 il generale Haftar, forte del sostegno politico e militare dell’Egitto, viene nominato ministro della Difesa e Capo di Stato Maggiore dal governo cirenaico di Tobruk (Sky Tg24 )

A Tripoli ha sede il governo di al Serraj e a Tobruk quello di Haftar. Il Parlamento turco aveva votato il 2 gennaio una legge per inviare truppe in Libia a sostegno del governo di Tripoli, ormai assediato da Haftar. (ilGiornale.it)

(Foto Fotogramma). Il generale Khalifa Haftar, comandante dell'Esercito nazionale libico, ha lasciato Mosca senza firmare l'accordo per il cessate il fuoco sottoscritto ieri dal governo di accordo nazionale di Tripoli (Adnkronos)

Tra i punti dell’intesa nel piano di mediazione proposto da Russia e Turchia c’era il ritiro delle forze di Haftar da Tripoli. Il generale Khalifa Haftar, sostenuto da Putin, ha lasciato Mosca senza firmare l’accordo di cessate il fuoco con il governo di accordo nazionale guidato da Fayez al-Sarraj. (Corriere della Sera)

Dopo la fumata nera del 13 gennaio 2020, oggi il maresciallo Khalifa Haftar ha lasciato Mosca senza firmare l’accordo di cessate il fuoco con il governo di accordo nazionale guidato da Fayez al-Sarraj. (Lettera43)