Protesta lavoratori spettacolo, occupata una strada a Napoli

Sky Tg24 INTERNO

Alcuni di loro hanno acceso dei fumogeni rossi

I lavoratori hanno occupato via Cristoforo Colombo, davanti al Molo Beverello, fermando tutto il traffico veicolare proveniente da via Acton.

Si tratta di una strada vicino al teatro Mercadante, dove si stava svolgendo la manifestazione del settore a un anno dalla chiusura dei teatri.

Lo striscione "Il lavoro non è un favore". I lavoratori hanno fermato tutto il traffico veicolare proveniente da via Acton occupando la strada con un grande striscione con la scritta "Il lavoro non è un favore". (Sky Tg24 )

Su altri media

Sarebbe bello immaginare che una volta superata la pandemia istituzioni e cittadinanza riconoscessero pienamente il ruolo sociale del teatro» Un concerto di Vivaldi in programma, 5 musiciste internazionali, una veneziana addetta alle pulizie del teatro (e appassionata di rock inglese) che non può che esclamare "Ancora con 'sto Vivaldi!". (VeneziaToday)

L'occasione del piano europeo contro la pandemia non deve essere sprecato: serve un investimento sulla cultura e sullo spettacolo", ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, davanti al Teatro dell'Opera di Roma, dove hanno manifestato i lavoratori dello spettacolo (Rai News)

in foto: La protesta all’interno del Teatro Augusteo. Il sovrintendente e direttore del San Carlo, Stéphane Lissner, ha anche commentato il flash mob dicendosi convinto che "il Ministro Franceschini farà di tutto per riaprire i teatri al più presto" (Fanpage.it)

Foto di Massimo Silvano. TRIESTE Più di 150 lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura sono di nuovo scesi in piazza oggi, martedì 23 febbraio, a Trieste. Da allora, come si legge nel comunicato dell'Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori delloSpettacolo e Cultura Fvg - salvo la brevissima parentesi estiva, centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore (oltre settemila occupati solo in Friuli Venezia Giulia — dati Inps 2019) stanno vivendo una condizione di profonda precarietà, disoccupazione e assenza totale di prospettive, sopravvivendo a stento con l’elargizione di insufficienti misure tampone: quattromilaottocento euro complessivi ai più fortunati, mentre molti altri rimangono tuttora a mani vuote perché ancora incagliati nelle maglie della burocrazia che non ha tuttavia sciolto i nodi legati al respingimento di legittime richieste, vista anche la non uniformità delletroppe e diverse posizioni lavorative presenti nel settore". (Il Piccolo)

«Vogliamo che si investa fino al 5 per cento di Pil sull’istruzione, che sia tutelato veramente il diritto allo studio, che si attivi un piano nazionale di edilizia scolastica, che si renda l’istruzione, compresa l’università e l’accademia, realmente gratuita e accessibile a tutte e tutti, che si elimini il precariato dei docenti e le classi pollaio aumentando gli spazi e riducendo gli studenti per classe». (Corriere della Sera)

Un minuto di silenzio, lo stesso silenzio che si è sentito per un anno nelle platee di tutti i cinema o i teatri. Un anno di Covid, un anno dalle prime restrizioni che subito hanno interessato il mondo dello spettacolo, della cultura e dell'intrattenimento. (Primocanale)