La Bce non cede (per ora) Alza i tassi dello 0,50% ma tace sul futuro I mercati tirano il fiato

QUOTIDIANO NAZIONALE ECONOMIA

Di Elena Comelli La Banca centrale europea, come previsto, ha alzato ieri i tassi d’interesse di altri 50 punti-base (0,5%) per la seconda volta consecutiva, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 3,50%, quello sui depositi al 3%, e quello sui prestiti marginali al 3,75%. Dunque nessuna frenata alla stretta monetaria decisa per contrastare l’inflazione rampante nell’area euro. Tuttavia, c’è una prima frenata sulle future intenzioni di mettere a segno nuovi rialzi del costo del denaro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altre testate

Le ultime scelte intraprese dalla Banca centrale europea hanno alimentato ulteriormente la discussione: il Consiglio direttivo ha deciso oggi di innalzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento, seguendo con attenzione le tensioni in atto sui mercati e dicendosi pronto a intervenire in caso di necessità per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell'area dell'Euro. (ilGiornale.it)

Giorgio Arfaras, economista del Centro Einaudi di Torino, a Fanpage.it sulla decisione della Bce di alzare i tassi di interesse di 50 punti base dopo il crollo di Credit Suisse e il fallimento di Silicon Valley Bank: "La decisione è stata: viva l'economia reale. (Fanpage)

Ma il destino ancora incerto di Credit Suisse e dei possibili contagi europei della nuova crisi finanziaria americana hanno ispirato ieri un'enorme cautela sulla traiettoria futura. (la Repubblica)

Il primo che si schiera apertamente contro è il ministro degli Esteri Antonio Tajani. (Corriere della Sera)

Il nuovo rialzo Secondo quanto deciso dal consiglio direttivo della Bce, con questo nuovo rialzo il tasso sui rifinanziamenti principali sale al 3,50%, quello sui depositi al 3% e quello sui prestiti marginali al 3,75%. (Virgilio Notizie)

Non solo la BCE ha alzato nuovamente il tasso d'interesse di 50 punti base, portando il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,50%, ma la Presidente Lagarde ha lasciato intendere che potrebbe non essere finita qui se i dati sull'inflazione non saranno quelli desiderati, e pare proprio che non lo siano. (Money.it)