Deltacron, "primi due casi in Italia": conferma drammatica e inattesa, "dove è arrivata la variante"

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Liberoquotidiano.it INTERNO

Dopo i 25 casi individuati a Cipro, la commistione della variante Delta e quella Omicron viene registrata a Padova.

13 gennaio 2022 a. a. a. La Deltacron arriva anche in Italia.

Non solo, perché l'esperta tiene anche a precisare che "l'infezione non risulta essere più grave di quello che farebbe singolarmente ogni variante".

Ancora più incisivo il genetista Marco Gerdol: "Vale la pena di spendere due o tre parole sulla questione Deltacron. (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La situazione non sarebbe però preoccupante perché la co-esistenza di Delta e Omicron, non risulterebbe essere più pericolosa delle varianti prese singolarmente Nel sequenziamento della malattia si troverebbero, come spiega la direttrice dello Zooprofilattico, le mutazioni di entrambe le varianti. (la VOCE del TRENTINO)

Tutto era cominciato quando un ricercatire cipriota, analizzando 24 casi di Covid a Cipro, aveva dichiarato ai media di aver scoperto una presunta variante ibrida che costituirebbe una fusione di delta e omicron, da qui il nome "deltacron". (La voce di Rovigo)

Tra questi, sono stati identificati due casi di co-infezione da varianti Delta e Omicron. Per la prima volta in Veneto sono stati individuati due casi di doppio contagio Covid da variante Delta e Omicron . (ilgazzettino.it)

Tra questi, sono stati identificati due casi di co-infezione da varianti Delta e Omicron. Al 20 dicembre scorso la prevalenza di Omicron in Veneto si fermava appena all'8,2%, si sta diffondendo molto rapidamente (ilmessaggero.it)

La situazione però, secondo la dottoressa, non è dovuta alla presenza di una nuova variante, ma semplicemente alla presenza contemporanea si di Delta che di Omicron. Inoltre, il doppio contagio non deve spaventare: "L'infezione non risulta essere più grave di quello che farebbe singolarmente ogni variante" dice la dottoressa Ricci (TrentoToday)

Il più delle volte si tratta di semplici errori di sequenziamento, che non sono rari nel momento in cui diverse decine di campioni vengono analizzate in parallelo È questo il sospetto che con sempre con più insistenza circola nella comunità scientifica. (Tiscali.it)